Blackout Wind, associazioni consumatori vogliono indennizzi

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Ripristinato il servizio dopo un venerdì nero, l’azienda chiede scusa: «Si è verificato un evento eccezionale, un’anomalia sulla nostra rete vi ha coinvolto per alcune ore. Ci dispiace molto. Sappiate che abbiamo fatto tutto quello che era nelle nostre possibilità per ripristinare i servizi nel più breve tempo possibile» è la frase che Wind ha affidato alle pagine dei giornali.

Ma al di là dell’ironia che si è scatenata in rete (su Twitter con l’hastag #Windown e #Infostradadown, e sulle pagine Facebook delle aziende), i disagi per gli utenti di Wind e Infostrada ieri sono stati pesantissimi: sono state numerose le segnalazioni arrivate al Codacons da tutta Italia. Lo segnala lo stesso Coordinamento delle associazioni per la difesa dei consumatori: «L’azienda deve subito predisporre indennizzi automatici in favore di tutti i propri clienti, e per chi ha un account di posta elettronica con Libero – afferma il presidente Carlo Rienzi – ferma restando la possibilità, per chi ha subito danni maggiori, di rivalersi in tribunale sulla compagnia telefonica. Se non verranno accolte le nostre richieste, sarà inevitabile un’azione collettiva contro Wind Infostrada alla quale potranno aderire tutti gli abbonati della società e tutti gli utenti della mail Libero» conclude Rienzi.

Sul sito Internet del Codacons è così già apparso il link rivolto agli utenti (la stima è di un italiano su quattro) che sono stati messi in difficoltà dai disservizi per una «maxi richiesta di risarcimento danni» attraverso l’associazione Utenti dei servizi radio televisivi: «L’associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi sta preparando una maxi richiesta di risarcimento danni da presentare all’azienda colpevole di aver isolato, pressoché totalmente, tutti i suoi clienti per l’intera, o quasi, giornata di venerdì 13 giugno» segnala l’associazione, precisando che «dovranno essere risarciti 3 milioni di utenti di telefonia fissa, almeno altrettanti titolari di sim e un numero non ancora ben precisato di clienti con casella di posta elettronica @libero.it». (l’articolo continua sotto l’offerta di alcuni nostri servizi professionali)

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Sulla stessa posizione anche Altroconsumo, che non esclude la class action: «Ci sono giunte molte richieste di assistenza da parte di utenti rimasti senza linea a causa del black out che ha colpito la rete Wind, sia sul fisso sia sul mobile – segnala l’associazione sul suo sito Internet – Si tratta di un evento gravissimo, con impatto notevole su moltissimi consumatori, se consideriamo la numerosità dei clienti Wind. La compagnia non ha fornito informazioni sulla causa che ha scatenato il disservizio di massa» ed è questo che l’associazione chiede di approfondire. «In ogni caso ci riserviamo di agire a tutela degli utenti per ottenere un adeguato risarcimento per il disagio subito. Senza escludere alcuna via, compresa una class action» aggiunge Altroconsumo.

I primi problemi si sono verificati dalle 11 del mattino di venerdì: chi si appoggiava alla rete Wind-Infostrada, dai privati alle aziende, è rimasto tagliato fuori dalle comunicazioni. L’azienda su Twitter parlava di «difficoltà generalizzate sulla rete» e di «eccezionale anomalia in progressiva risoluzione», scusandosi per i disagi. Oltre alle proteste in rete, non sono mancate le segnalazioni al numero Wind 155, con alcune anomalie, riporta on line la testata Veneziatoday: in molti hanno sbagliato a digitare il numero, chiamando il 115 dei vigili del fuoco, «almeno 200 telefonate» che hanno intasato i centralini, dedicati a tutt’altro. Sulle cause del disservizio Lorenza Bonaccorsi (Pd), componente della commissione Telecomunicazioni, ha chiesto un intervento di Agcom e Antitrust, «chiedano spiegazioni a Wind». (fonte)

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