Bitconnect, la piattaforma dai guadagni facili, chiude i battenti

Il guadagno garantito era fino al 40% di interessi mensili sul capitale investito. Nata nel 2016. Bitconnect è una piattaforma per investire e scambiare bitcoin . Nel giro di poco tempo, ha ottenuto un successo enorme, raggiungendo un valore di mercato di 2,6 miliardi di dollari. Le regole erano semplici: più è grande la somma investita più sono grandi (e veloci) i profitti.

«Secondo i gestori, gli investitori potevano incassare fino a 50 milioni di dollari in tre anni, su un investimento iniziale di 1000 dollari. Il tutto con un tasso di interesse giornaliero dell’1%», scrive The Next Web. Ma quello che doveva essere il modello perfetto, per molti commentatori e agenzie governative, era paragonabile a uno schema ponzi. Così viene definita una truffa nei confronti degli investitori, ai quali vengono promessi forti guadagni a patto che queste reclutino altri investitori come loro. E grazie al denaro dei secondi, i primi riescono ad ottenere il profitto promesso. Il problema è che a un certo punto la catena si rompe e in assenza di investimenti o operazioni finanziare, gli unici che ci guadagnano veramente, sono coloro che hanno messo in piedi il sistema.

Mercoledì 17 gennaio, Bitconnect ha chiuso la piattaforma. Le ragioni, scrivono i gestori in un comunicato stampa, sono soprattutto la diffusione di una campagna stampa negativa nei loro confronti, diversi attacchi dDos (distribuited denial of service) e due ordini di chiusura delle operazioni da parte del Texas Securities board e del North Carolina Securities Division. Azioni legali che, continuano, sono di ostacolo per la sopravvivenza del sistema. Senza dimenticare, che lo scorso novembre, anche il registro delle compagnie britanniche aveva minacciato di chiudere la piattaforma, se entro due mesi non avesse dimostrato che le accuse rivolte erano infondate. (fonte)

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