Baby prostituti, via alle perquisizioni: dieci clienti nel mirino

postale-baby-prostitutiLe prove dell’orrore sono in una decina di computer e altrettanti telefonini. Tracce telematiche di appuntamenti fissati e di incontri sessuali avvenuti. Indizi che potrebbero consentire alpm Piercarlo Di Gennaro di inchiodare almeno dieci (su oltre venti) clienti dei baby prostituti scoperti a Genova dalla polizia postale .

Pc e smartphone sono stati sequestrati nelle ultime ore dagli investigatori nel corso di perquisizioni scattate in tutta la città, in appartamenti privati ed esercizi commerciali, laboratori e uffici. Sull’identità delle persone sottoposte a ispezione e indagine viene mantenuto un rigido quanto comprensibile riserbo, ma fra loro ci sarebbero pure due romeni ex gigolò per uomini.

Avrebbero avviato alla prostituzione un minore loro connazionale, il quale a sua volta sarebbe diventato “reclutatore” contattando coetanei e adolescenti gay o bisessuali, pronti a offrire sesso in cambio di denaro. La coppia di stranieri è accusata di sfruttamento della prostituzione minorile, mentre il loro connazionale, nato a Genova da genitori dell’est Europa, nel frattempo è divenuto maggiorenne e dovrebbe essere chiamato a rispondere del reato di induzione alla prostituzione minorile. Proprio come altri sette genovesi, clienti assidui e addirittura abituali dei baby gigolò. (ilsecoloxix)

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