Attenzione ai falsi rimborsi della Agenzia delle Entrate

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Ricordiamo che l’Agenzia delle Entrate non richiede in alcun modo tramite Internet o la posta elettronica informazioni sui cittadini, né tanto meno quelli sulle carte di pagamento.

Nelle ultime settimane sono aumentate in maniera esponenziale le segnalazioni di false e-mail che risultano provenienti dall’Agenzia delle Entrate, comunicazioni di accertamento fiscale o di rimborso per i quali vengono richiesti i dati personali nonché a quelli della carta di credito. L’Agenzia delle Entrate, ovviamente, non ha nulla a che fare con questo tipo di comunicazioni ed invita gli utenti a cancellare le mail stesse, digitando il pulsante “elimina” senza aprirle.

COME FUNZIONA

Si tratta di una classica truffa tecnicamente definita di ‘phishing’. La mail apparentemente proviene dall’indirizzo dell’Agenzia, con oggetto “Rimborso fiscale per 2014 – 2015”, con tanto di logo. Nel corpo testo si invita il contribuente a cliccare sul link “Accedi al tuo rimborso fiscale” che porta a una pagina online dove inserire dati personali e sopratutto quelli della carta di credito. L’Agenzia delle entrate non richiede in alcun modo informazioni sui cittadini, né tanto meno quelli sulle carte di pagamento. Inoltre le comunicazioni sui rimborsi non vengono mai effettuate tramite posta elettronica, neppure certificata.
L’unico modo per procedere a eventuali rimborsi e avviare la richiesta è quello di andare sul sito dell’Agenzia, sezione “Home”,  cliccare “Cosa devi fare” sul menù in alto, nell’elenco che si apre, “Richiedi” e nel successivo “Rimborsi”: solo in quella pagina sono indicate le corrette modalità per riceve un rimborso fiscale.

LA FALSA VERIFICA TRIBUTARIA

L’altra truffa riguarda le mail con oggetto “Verifica tributaria”, che hanno in allegato un file eseguibile (ovvero .exe) da compilare. Il mittente risulta essere sempre l’amministrazione finanziaria. Anche in questo caso sono false ed è pure contraffatto l’indirizzo di posta elettronica certificata da cui provengono: agenzia.entrate @pec.it. Lo scopo è sempre quello di ottenere illecitamente dati personali. Vale la stessa raccomandazione: ignorare e cestinare il messaggio.

La truffa delle false comunicazioni segue di pochi mesi quella attraverso cui ignoti, sempre con un sistema ‘phishing’, ottenevano dati personali dei cittadini in modo illecito. Si trattava di false mail di aggiornamento spacciate come linee guida dell’Agenzia delle Entrate riguardanti il redditometro, con un messaggio che prometteva consigli per i controlli del redditometro, ma in realtà nascondeva all’interno dell’allegato un virus destinato a compromettere la sicurezza del Pc del destinatario. Potrebbero essere ancora in circolazione. (fonte)

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