Attenti al falso turismo su Facebook, finte visite al corridoio Vasariano di Firenze


Eventi inesistenti in noti musei e gallerie con l’intento di raccogliere dati personali. Tra i percorsi proposti ci sarebbe anche il Corridoio Vasariano, quello che collega gli Uffizi alla Galleria Palatina attraversando Ponte Vecchio. La pagina ‘Firenze Vista di notte’ promette delle visite guidate notturne (dalle 20.30 alla mezzanotte) del Corridoio dal 24 al 26 novembre prossimo. Peccato che sia un ‘evento’ fake e che il direttore della Galleria degli uffizi, Eike Schmidt  mercoledì abbia sporto (di nuovo) denuncia alla Polizia postale. Il Corridoio Vasariano, peraltro, attualmente è chiuso per una serie di interventi che rendano possibile in futuro le visite. Non è la prima volta che accade e già in passato l’amministrazione di via della Ninna si era rivolta alle Autorità.

Intanto, però, il falso evento ha raccolto migliaia di adesioni (1.400 utenti di Facebook intendono partecipare, 16.000 si sono detti interessati all’iniziativa) e per gli Uffizi, che non hanno ancora una loro pagina sul social, è difficile bloccare la diffusione di questi fake. Per questo la galleria fiorentina, uno dei più importanti musei del mondo, chiede ai singoli utenti di segnalare “direttamente la vicenda a Facebook dal proprio account personale, attraverso la funzione ‘segnala evento’ collocata a lato del pulsante ‘condividi’ e spuntando l’opzione ‘spam o truffa’”.

Si tratta, spiegano dal museo, “dello strumento più immediato per impedire la circolazione di false notizie ed ottenerne la definitiva rimozione a garanzia del diritto ad un’informazione corretta e trasparente di tutti i visitatori delle Gallerie degli Uffizi”. Come detto, non è la prima volta che accade; una prima denuncia è stata fatta lo scorso anno. Non è bastata a fermare la pagina che pubblicizza non solo l’apertura fasulla di novembre del Corridoio fatto costruire nel ‘500 da Cosimo I de’ Medici, ma proponeva altre date per il prossimo anno.

In realtà, pare che il raggiro si limiti alla proposta di un evento in realtà inesistente, senza la vendita di biglietti o la raccolta di prenotazioni. Per questo si pensa che si tratti di un espendiente per raccogliere dati personali, acquisire contatti e profili, quello che in gergo viene detto ‘phishing’. Per arginare il problema e intervenire anche sul fenomeno del bagarinaggio (ebbene sì, c’e’ chi propone sottobanco biglietti d’ingresso della galleria ai turisti in coda), gli Uffizi si doteranno a breve di un brand ufficiale e di loghi che identificheranno le attività del museo e garantiranno la loro ‘ufficialità.“ (fonte)

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