Appuntamenti in app, pericolo per la sicurezza

Stando a una ricerca recente, Tinder e compagnia stanno clamorosamente cambiando il modo in cui ci incontriamo, innamoriamo, accoppiamo, sposiamo. Secondo un’indagine firmata da esperti dell’università britannica dell’Essex e di Vienna la percentuale delle coppie eterosessuali che si sono conosciute grazie agli amici – da sempre principale snodo di relazioni e conoscenze – è crollata del 40% degli anni ‘90 al 28% di oggi.

Le scintille scoccate tramite i colleghi, addirittura, sono scese dal 20 al 10%. Gli incontri online, nelle loro diverse forme, sono esplosi toccando il 23% e insidiano appunto la cerchia dei conoscenti in carne e ossa. Per le coppie omosessuali, invece, questa modalità la fa da tempo da padrona: oltre il 60% si è conosciuto con un tocco del dito. L’aspetto interessante è che chi si incontra in questo modo – così dice la ricerca – si separa meno e spesso costituisce coppie miste con un legame più stretto. Bene.

LE FALLE DELLE PIATTAFORME

Eppure non sempre è tutto rose e fiori. Se sul lato dei rapporti personali, nel complesso, le notizie sono positive, su quello della sicurezza lo sono molto meno. Kaspersky Lab, la popolare società russa di sicurezza informatica, ha dato infatti le pagelle ai più diffusi siti e app di incontri, dall’onnipresente Tinder a OkCupid passando per Happn, Bumble, Zoosk, WeChat, Paktor, Badoo. In ogni caso sia nelle versioni per Android per in quelle per iOS. Il quadro che esce dal rapporto degli esperti di Securelist è abbastanza penoso.

Su tutti e tre i fronti presi in considerazione (monitoraggio dell’utente, geolocalizzazione e trasmissione dei dati) queste piattaforme – disponibili anche in italiano – lasciano spesso a desiderare. Hanno delle vere e proprie falle che possono essere sfruttate in diverso modo da stalker, criminali e cracker.

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