Una app per proteggere i propri cari

La mamma anziana cade in casa o ai giardinetti? Oppure non risponde al telefono? Niente paura: una app invia automaticamente un messaggio (in caso di caduta, indicando anche il luogo) o attiva da remoto e in viva voce l’altoparlante/microfono dello smartphone della mamma. Sono solo due delle numerose funzioni di famil.care, piattaforma digitale creata da Easy Life che permette al ‘care giver’ (letteralmente persona che dona cura e affetto) di proteggere i propri cari a distanza. Che siano essi anziani oppure giovanissimi: perché le funzioni di questa app si adattano anche al controllo a distanza dei figli, quando la loro età è fra i 7 e i 15 anni. Ed è stata pensata come aiuto alla cosiddetta sandwich generation, quella fetta di popolazione che nel pieno dell’attività lavorativa deve occuparsi dei propri figli e dei genitori: oltre 15 milioni, soprattutto donne, tra 45 e 55 anni. Ed è un impegno gravoso, se si pensa che in Italia sono 13,4 milioni gli over 65 e 5,2 milioni i ragazzi fra i 7 e i 15 anni.

Per indagare il problema, Easy Life ha affidato una ricerca a Doxa (in Italia, Francia, Inghilterra e Germania), secondo cui è la mamma (51% dei casi) la persona di cui ci si prende più cura, seguita dal padre (27%) e dai suoceri. Soprattutto italiana è la prassi del contatto giornaliero: il 69% rispetto a circa il 40% di media degli altri paesi.

Quanto ai giovani, il genitore vorrebbe far leva, più che su un possibile pericolo, sull’aspetto educativo. Oltre quindi a un segnale di emergenza per una richiesta di soccorso, vi è la possibilità di segnalare al genitore se il figlio esce da aree sicure (ad esempio da scuola), oppure se supera i limiti di velocità in motorino o anche se supera limiti prefissati di tempo ai videogiochi. Il costo mensile dell’app diminuisce con l’aumentare del numero delle persone che lo usano in famiglia.

“Si tratta di una soluzione accessibile a tutti – dice Luca Concone, CEO e Chief Designer di Easy Life – che, a fronte di un modesto canone mensile, aiuta non solo a prevenire e gestire le emergenze, ma anche a essere vicini e avere tanti piccoli gesti di attenzione verso le persone che amiamo. (ANSA)

You may also like...