Amicizia da un milione di like tra 22enne e 81enne, grazie a un gioco online

Un’amicizia nata da una partita, anzi ben 300. Lui è un ragazzo di 22 anni, lei una signora di 81. Si sono sfidati su Words With Friends, un popolare gioco social online, per più di un anno senza conoscersi. Poi l’incontro venerdì scorso e un tweet che ha conquistato oltre un milione di like.

Spencer Sleyon, un giovane rapper che vive nella Grande Mela e la sua “avversaria”, la nonnina Rosalind Guttman, si sono incontrati in Florida e si sono abbracciati come avrebbero fatto dei vecchi amici. La loro storia ha commosso la Rete. Da una passione condivisa è nato un affiatamento inedito e sincero che non poteva passare inosservato. Tra una sfida e l’altra online, i due hanno cominciato a chiacchierare, anche di cose personali, ha rivelato Sleyon al sito The Root, scoprendo grandi affinità.

Poi, l’incontro. Da New York a West Palm Beach, oltre 1.600 chilometri che dividevano Sleyon da “Roz”. Il viaggio è stato organizzato da Amy Butler, pastore della Riverside Church di Manhattan, volata assieme al rapper in Florida, dove ha documentato l’incontro.

Sleyon, nato e cresciuto a Silver Spring, nel Maryland, si è trasferito ad Harlem circa tre mesi fa per inseguire i suoi sogni nel mondo della musica. A New York, ha fatto amicizia con Hannah, la figlia del pastore Butler. Un giorno, conversando su chi erano i loro migliori amici, è saltato fuori che la migliore amica del ragazzo era una donna bianca di 80 anni che viveva in una comunità di pensionati in Florida.

La cosa ha talmente colpito la religiosa da spingerla a organizzare l’incontro. D’altra parte non accade tutti i giorni di vedere nascere un legame del genere. Alla domanda di The Root sul perché la storia fosse diventata virale, la risposta di Sleyon è stata illuminante: “Oltre all’ovvio – il fatto che io sia un giovane maschio nero e lei è un’anziana donna bianca – molte persone hanno apprezzato il fatto che siamo stati in grado di avvicinarci così tanto, soprattutto vista la tensione nel Paese”.

E forse per una volta l’indice di “viralità” (cioè il grado di diffusione moltiplicata dalle condivisioni online) è anche una sorta di semaforo verde alle interazioni che vanno oltre il mondo virtuale. Una parabola moderna per insegnare che i social network non sono solo un luogo deputato a hate speech, sfoghi, minacce o insulti. Ma anche un’opportunità per conoscere e condividere la propria esperienza creando un legame. Un esempio sano di quello che potrebbe essere. (fonte)

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