Altra bufala su Facebook, ”se lo dice la finanza”…

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«Se lo dice la finanza di metterlo»… Comincia così l’ennesima bufala che circola incontrollata su migliaia di status italiani di Facebook. Dopo la favola di Zuckerberg che pagherebbe per far circolare i messaggi, dopo la bugia della “dichiarazione di difesa della privacy”, ora arriva l’ennesimo “messaggio di autotutela” che molti italiani prendono per buono.

ATTENZIONE A partire da oggi, 9 novembre, 2015 alle ore 2100 ora italiana (la data d’inizio ovviamente varia, ndr) , non concedo a Facebook (e/o agli enti associati ad esso) il permesso di usare le mie immagini, informazioni o pubblicazioni, sia del passato che del futuro. Per questa dichiarazione, ricordo a Facebook che è severamente vietato divulgare, copiare, distribuire o intraprendere qualsiasi altra azione contro di me”, eccetera eccetera, recita il messaggio che viene copiaincollato (che, suggerisce il bufalaro di turno, non può essere semplicemente condiviso ma proprio copiato e incollato sul proprio profilo, sennò guai) e comunque condiviso in maniera esponenziale sulle pagine italiane del social network.

Sono purtroppo bufale belle e buone

Facebook, piaccia o no, la sua politica di privacy e di utilizzo di dati personali la espone al momento dell’iscrizione e non la cambia certo grazie a una sorta di “diffida” mal scritta (ridicolo soprattutto il riferimento al “passato e il futuro”) e peggio concepita dai soliti “artisti” delle catene di Sant’Antonio. Ergo: non volete che Facebook conosca e utilizzi i vostri dati? Beh, rinunciate all’account. E lasciate perdere la “finanza”. (fonte)

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