L’Agenzia delle Entrate diventa una ‘grande sorella’

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L’Agenzia delle Entrate da domani saprà tutto di noi, attraverso l’Anagrafe dei rapporti finanziari che entra a regime. Per oltre 39 milioni di correntisti, verranno comunicati al Fisco in particolare il saldo contabile a fine 2014, il saldo a fine 2015, il totale degli accrediti effettuati nell’anno sul conto, il totale degli addebiti e la giacenza media annua. Saranno poi inviati i dati su depositi, investimenti, utilizzo delle carte di credito e bancomat, ricarica di carte prepagate, numero di accessi alle cassette di sicurezza.

Oggi 31 marzo scade il termine entro cui le banche, le poste e gli operatori finanziari dovranno riversare all’Anagrafe dei rapporti finanziari i saldi e tutti i movimenti bancari compiuti dagli italiani durante lo scorso anno.

Il sistema, in funzione dal 1 gennaio 2012, entra così a regime in concomitanza con “la costruzione dell’architettura informatica della lotta all’evasione che passa per la denuncia dei redditi precompilata, per l’estensione della fatturazione elettronica e arriverà anche alla dichiarazione Iva precompilata”.

CHI – L’obbligo di trasmissione non spetta al singolo contribuente ma agli intermediari finanziari, cioè banche, Poste italiane, società finanziarie e di investimento, società di gestione del risparmio (Sgr) e società di investimento a capitale variabile (Sicav).

COSA – Dovranno arrivare al fisco i dati identificativi di ciascun rapporto con una persona fisica o giuridica (con gli eventuali cointestatari) contraddistinta da un codice univoco e i saldi o i valori al 1° gennaio e al 31 dicembre dell’anno di riferimento. Più in dettaglio, i principali rapporti e dati che dovranno essere inviati all’Agenzia delle Entrate sono:

  • Conti correnti o conti deposito: saldo contabile d’inizio e fine anno e importo totale addebiti e accrediti nel corso dell’anno;
  • Deposito titoli: controvalore dei titoli rilevato contabilmente alla fine dell’anno di riferimento e del precedente, l’importo totale degli acquisti di titoli, fondi ecc. effettuati nel corso dell’anno e l’importo totale dei disinvestimenti;
  • Carte di credito o di debito: utilizzo del plafond di spesa alla fine dell’anno e del precedente, importo totale degli acquisti effettuati e, nel caso di carte prepagate, l’importo totale delle ricariche o delle carte acquistate;
  • Fondi comuni di investimento: ammontare del contratto di gestione, importo totale delle sottoscrizioni di quote nell’anno e dei rimborsi;
  • Certificati di deposito e buoni fruttiferi: totale degli importi facciali, importo totale delle accensioni e delle estinzioni nel corso dell’anno (escluse quelle transitate su un deposito titoli);
  • Cassette di sicurezza: numero degli accessi nel corso dell’anno;
  • Compravendita di oro e metalli preziosi: valore totale degli acquisti e delle vendite.
  • Operazioni extra-conto: valore complessivo.

Sono escluse le operazioni tramite conto corrente postale di importo unitario inferiore a 1.500 euro.

SICUREZZA E PRIVACY- La sicurezza della trasmissione è stata inizialmente il punto debole del sistema che ha fatto scattare il veto del Garante della privacy.  Per assicurare l’efficienza della trasmissione e la protezione dei dati è stata creata la nuova infrastruttura Sid, che funzionarà su una piattaforma Ftp (file transfer protocol). Se il file da trasmettere (in formato compresso) ha un “peso” inferiore a 20 mega può essere usata la posta elettronica certificata (Pec) sempre in modalità automatizzata.

Sempre per ragioni di sicurezza i dati devono essere conservati per un periodo massimo corrispondente ai termini di decadenza dell’accertamento, cioè fino al 31 dicembre del 6° anno successivo a quello a cui si riferisce la comunicazione. Dopo saranno cancellati automaticamente. (fonte)

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