Account Twitter predice il futuro, magia o algoritmo?

La foto di Beyoncé incinta ha fatto il giro di tutto il popolo della rete. La notizia della doppia gravidanza annunciata su Instragram è stata un bel colpo per la cantante e anche il popolo di Twitter ha detto la sua. Ma non stiamo parlando di un semplice account che ne ha dato la notizia. Stiamo parlando di un account che l’aveva scritto prima. Non solo qualche giorno, ma anche con qualche mese di anticipo.

@BeyonceFan666 è l’account più discusso in questo momento. Come ha fatto questo account Twitter a predire l’elezione di Trump, la Brexit e per ultima la gravidanza di Beyonce? Sarà un amico/amica della cantante? Il 28 gennaio l’account Twitter ha scritto che Beyoncé era incinta. In realtà qualche mese prima, il 22 luglio 2016, in un tweet aveva già scritto in che mese Beyoncé sarebbe rimasta incinta.

Per la Brexit invece ha predetto il risultato del referendum e la percentuale esatta, il 52%. Ha anche indovinato la vittoria di Trump e il nuovo album di Lady Gaga. Le sue conoscenze spaziano dalla politica al gossip. Sui risultati poteva aver scritto entrambe le risposte e poi cancellare quello sbagliato, ma la percentuale esatta dei votanti era un po’ più difficile da indovinare!

@BeyonceFan666 ha 64 mila follower e ha scritto 22 tweet. Vedremo se riuscirà a predire altri momenti futuri! Ma gli account Twitter che predicono il futuro non sono nuovi. Già nel 2014 era comparso l’account Fifa Corruption, che aveva previsto momenti chiave nella finale di Coppa del Mondo col gol della vittoria al 113° minuto. Anche un giovane ragazzino aveva previsto il nome del secondo figlio di Kanye West e Kim Kardashian, Saint.

Ma @BeyonceFan666 è una persona fisica o no? Probabilmente no, perché altrimenti, oltre alla gravidanza di Beyoncé avrebbe dovuto sapere che erano due gemelli. Staremo a vedere le sue prossime mosse.

In realtà il mistero è già stato svelato. Alcuni utenti twitter infatti hanno scoperto che dietro alle sue previsioni c’era un bot che anticipava le date di pubblicazione dei post. Nessun Nostradamus quindi, ma semplice tecnologia! (fonte)

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