Wangiri, come evitare la truffa dello squillo telefonico

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Wangiri è il nome dato alla truffa telefonica che ciclicamente colpisce molti utenti italiani, sfruttando la tecnica del ping call.

Il meccanismo è molto semplice: a qualsiasi ora del giorno, potreste ricevere una telefonata da un numero straniero, solitamente dalla Moldavia con prefisso +373, dove la telefonata dura solo il tempo di uno squillo. Nella malaugurata ipotesi in cui voi proviate a richiamare questo numero, per capire chi vi ha chiamato, si viene reindirizzati ad una linea a pagamento dal costo di ben 1,50 € scalati ogni 10 secondi trascorsi in chiamata, con in sottofondo un audio che pare essere quello di un film a luci rosse. La truffa quindi parte proprio dal momento in cui voi richiamate.

Questa tecnica prende il nome di ping call: “ping”, in gergo informatico, è l’invio di un ping, un singolo dato informatico a cui dovrebbe seguire una risposta, al solo scopo di misurare il tempo trascorso tra andata e ritorno. L’obiettivo, in questo caso, consiste nel lasciare una semplice traccia sul telefono ricevente, incuriosire l’intestatario del cellulare e provocarne la chiamata di ritorno.

Una truffa alquanto semplice e redditizia, che può svuotare rapidamente il nostro credito telefonico.

Sicuramente il primo e più efficace accorgimento da intraprendere sarebbe quello di non non rispondere e soprattutto non richiamare numeri provenienti dall’estero o sconosciuti, ma in un momento di distrazione, per paura che sia una chiamata di lavoro o per disinformazione, questo può facilmente capitare, soprattutto se il proprietario del cellulare è un adolescente o un anziano.

Il nostro consiglio pertanto è quello di chiamare il servizio clienti del vostro operatore e chiedere di disattivare le sole chiamate internazionali in uscita. L’opzione potrebbe essere disponibile anche sul web.

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