”Se vuoi un visto per gli USA, dacci le password dei tuoi social”

L’amministrazione Trump potrebbe presto iniziare a chiedere ai richiedenti visto ritenuti sospetti di fornire una lista di tutti gli account social media che hanno usato nel corso degli ultimi cinque anni. Il Dipartimento di Stato ha infatti pubblicato nella giornata di ieri una nota nella quale osserva la necessità di disporre delle informazioni contenute negli account social media per condurre valutazioni più rigorose di determinati soggetti potenzialmente ad alto rischio.

Per ora non si tratta di una disposizione definitiva e il governo ha sottolineato che i richiedenti visto che non vogliono o non posso fornire le informazioni non saranno per sempre rifiutati dagli Stati Uniti. Hanno inoltre dichiarato che chiederanno password o altri elementi per “sovvertire controlli di privacy che il richiedente possa aver implementato”.

Il Dipartimento di Stato stima che il cambiamento andrà a interessare circa 65 mila richiedenti visto ogni anno. Assieme alle informazioni dei social media, i richiedenti dovranno fornire ulteriori dati, come i paesi visitati nei precedenti 15 anni e i numeri di telefono o gli indirizzi email utilizzati negli ultimi 5 anni.

La raccolta di informazioni social da parte dell’ufficio delle dogane USA è una misura che è stata introdotta già dall’amministrazione Obama, ma solo in forma limitata e soprattutto a discrezione del singolo individuo che si recava negli USA. L’amministrazione Trump ha deciso di portare la misura ad un altro livello, come già avevamo avuto modo di osservare in altre occasioni: nel mese di Febbraio, ad esempio, era stata ventilata l’ipotesi di richiedere le password dei profili social. In quell’occasione il segretario per la sicurezza nazionale, John Kelly, aveva dichiarato: “Chi non vuole collaborare, non entra”. Lo scorso mese l’amministrazione Trump pensava invece alla possibilità di ispezionare i cellulari direttamente ai confini del paese. (fonte)

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