I vecchi Android di nuovo a rischio malware

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Colpiti da un ransomware senza nemmeno dare l’autorizzazione per l’installazione dell’app. Come spiegato da Blue Coat Labs, la nuova falla di sicurezza colpisce i dispositivi Android 4.x e segna un salto di qualità nei malware per dispositivi mobili.

Il caso riportato sfrutta un Javascript inserito in un banner pubblicitario all’interno di un sito, attraverso il quale i cyber-criminali hanno la possibilità di effettuare il root del dispositivo e avviare l’installazione del ransomware Dogspectus.

Nella versione analizzata, il ransomware utilizza uno degli exploit diventati pubblici con la diffusione dei dati sottratti nel luglio 2015 alla società milanese di spionaggio informatico Hacking Team, ma secondo gli analisti di Blue Coat Labs, la tipologia di device infettati indicherebbe che abbia sfruttato anche altre tecniche di diffusione.

Se le modalità di attacco rappresenta qualcosa di inedito, il ransomware in sé utilizza tecniche piuttosto datate e, in particolare, non usa un sistema per la crittografia dei dati personali.

Si tratta infatti di una semplice app che blocca il sistema, impedendo al proprietario del dispositivo qualsiasi attività diversa dal pagamento del riscatto (200 dollari) richiesto per lo sblocco.

Una volta installato, Dogspectus visualizza una schermata di blocco in cui campeggia un messaggio firmato “American national security agency” e che avvisa l’utente del blocco del dispositivo per non meglio specificate attività illegali, con tanto di countdown per lo sblocco che richiede, ovviamente, un pagamento online.

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