Usa questa app per segnalare barriere architettoniche

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Rampe per i disabili occupate, scalini troppo alti, marciapiedi inutilizzabili, parcheggio occupato e casse da supermercato inaccessibili. Queste sono solo alcune delle difficoltà e delle barriere architettoniche che si trovano davanti  tutti i giorni chi siede su una carrozzina o chi è disabile. Anche solo andare a fare una passeggiata, a prendere un caffè, al supermercato a fare la spesa o prendere in mezzi pubblici si trasforma in un percorso ad ostacoli. Tanto più in una città come Roma, in pieno Giubileo della Misericordia.

Arriva l’applicazione gratuita per segnalare barriere architettoniche si chiama “No-barriere”, resa possibile grazie all’associazione Luca Coscioni.
«Con il progetto Soccorso Civile per l’eliminazione delle barriere architettoniche abbiamo promosso in tutta Italia con altre associazioni l’affermazione dei diritti dei disabili, la condivisione delle azioni e iniziative di ogni livello, fatto conoscere ai cittadini la possibilità di segnalare con una nostra app le discriminazioni in atto nel proprio Comune.

È solo un primo passo verso la definitiva eliminazione delle barriere architettoniche» afferma l’associazione.

Vediamo come funziona l’app. Per provare la versione Web dell’app, direttamente sul pc clicca qui.

Basta scaricarla gratuitamente sul proprio dispositivo per Android e iOS  dopo essersi registrati e aver creato un proprio account si possono segnalare le barriere architettoniche all’associazione e ai comuni, oltre che localizzarle su una mappa.
Appena aperta l’applicazione individuerà l’utente con la geo-localizzazione; il primo passo è quello di scrivere un titolo, una breve descrizione e caricare la foto della barriera. Si può anche mandare una lettera al sindaco della propria città si tratta di una lettera pre-compilata di diffida, se entro trenta giorni non eliminerà la barriera.

La mappa è attiva in tutta Italia, da nord a sud.

A Roma, ad esempio in piazza Venezia c’è la fermata dell’autobus non accessibile ai disabili,per la mancanza della discesetta idonea, in zona Eur tutto il marciapiede di via Cesare Pavese non ha discese idonee tanto che l’utente scrive “tutto il quartiere in cui vivo è sprovvisto delle discese, per cui risulta impossibile e molto faticoso, tutto il quartiere è così”.
Alla stazione Tiburtina ci sono paletti e un tombino a griglia di fronte, proprio sulla rampa di accesso, tanto da costringere il disabile ad una vera e propria cingana, in via dei Colli Portuensi scivoli dissestati o con pendenza esagerata.

E se per alcuni il mare può essere rilassante e di svago per altri invece rappresenta un problema perché sono costretti a vederlo da lontano,  non ci sono spiagge attrezzate. La situazione non migliora in piscina, perché  non ci sono quelle senza barriere e con sollevatore per entrare o uscire dalla vasca.
Per non parlare poi delle fermata degli autobus senza scivolo e a volte senza pedana, che costringono il disabile ad una lunga e angosciosa attesa, come è stato segnalato per la fermata in via del Plebiscito, a due passi da Piazza Venezia.
«Lo scopo di lungo termine -spiega Marco Cappato della ‘Luca Coscioni’- e’ che il numero di segnalazioni convinca il governo e l’Associazione Nazionale Comuni Italiani a un piano di investimenti straordinario per la rimozione delle barriere. Quello piu’ immediato, invece, e’ di segnalare i problemi alle amministrazioni e, nel caso queste non provvedano, passare a diffide e azioni successive».

Obiettivi ribaditi anche da Gustavo Fraticelli, vice-segretario e Marco Gentili, presidente dell’associazione, entrambi con disabilità motoria: durante il percorso, che ha attraversato anche via del Corso e piazza Venezia, sono stati evidenziati continuamente marciapiedi dove chi è in sedia a rotelle non può salire o dai quali è pericoloso scendere, fermate dell’autobus inaccessibili e fessure dove le ruote delle carrozzine si incastrano. Dal 1987, in Italia, una legge prevede la rimozione delle barriere architettoniche attraverso i cosiddetti Peba (Piani di eliminazione delle barriere architettoniche): gli obiettivi di questa norma, però, sono stati completamente disattesi. Al punto che Fraticelli lancia una provocazione: “Abolitela, se volete essere coerenti”. (fonte)

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