A suonare la batteria ci pensa Robodrum

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Suonare la batteria diventa un gioco da robot: è Robodrum, l’ultimo nato nel complesso musicale costruito dagli studenti dell’Itst Marconi di Campobasso. Dopo i robot capaci di suonare il piano e la chitarra arriva anche il batterista che sarà presentato alla prossima Maker Faire, il grande evento europeo dedicato all’innovazione ‘dal basso’ che si svolgerà a Roma dal 14 al 16 ottobre.

“Robodrum fa parte di un progetto più ampio che stiamo sviluppando in questi anni con i ragazzi per costruire un’intera band di robot”, ha spiegato Felice Montanaro, uno dei docenti che ha seguito i ragazzi che hanno completato il progetto.

“L’idea – ha aggiunto – è quella di sfruttare la musica per incentivare i ragazzi allo studio e farli lavorare a qualcosa di concreto”. Piatti, rullante, grancassa, grazie a un ‘cervello’ Arduino e una serie di attuatori Robodrum muove le sue braccia per suonare e tenere il tempo per qualsiasi tipo di musica, dal rock and roll, assoli fino ai successi commerciali più recenti.

“Alla Maker Faire porteremo solo Robodrum, ma stiamo già lavorando per portare il prossimo anno l’intera band. Quindi per ora il batterista si esibirà su una base di brani in formato midi”. Per suonare il robot ha dovuto prima imparare il linguaggio della musica e per suonare i vari pezzi deve solo leggere lo spartito e per realizzarlo sono stati usati soprattutto componenti di riciclo per sensibilizzare i ragazzi nella lotto contro lo spreco dei materiali. (ANSA)

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