Sul web caccia a chi ha insultato Aurora

auroraMentre l’inchiesta cerca certezze su computer e telefono della ragazza, sui siti si è scatenata la caccia al responsabile. Gli amici attaccano: “Non ti vergogni per quello che hai fatto?”. Domani a Venaria l’ultimo saluto alla quattordicenne

Qualcuno, con insulti e offese via web, ha davvero spinto Aurora, non ancora 14 anni, ad uccidersi lanciandosi nel vuoto dal settimo piano di un palazzo? È questo l’interrogativo che stanno cercando di risolvere gli esperti informatici della polizia postale. Intanto su Facebook e su Ask.fm si è scatenata un’assurda caccia al responsabile per la morte di Aurora. Con uno scambio fitto di considerazioni allucinanti tra adolescenti di Venaria. Che, forse, non riescono a comprendere fino in fondo quello che è successo. Almeno, stavolta, la gran parte dei commenti, non è di utenti anonimi. Il bersaglio è un’altra minorenne della Reale, «colpevole», secondo dei ragazzi, di aver insultato Aurora, mesi fa, dicendole: «sei trpp spss xd». E, ora si è innescato il delirio, di bestemmie, parolacce e grossolani errori di grammatica.

Si comincia: «Ti devi sentire una merda ora che si è ammazzata». E poi: «Non ti vergogni ha prendere in giro quella ragazza ansi vergognavi perché non ce più si e tolta la vita per le merde come te sto parlando di aurora». Poi si scatenano contro un’altra giovane e e scrivono: «Cogliona perché non ti ammazzi che fai un favore a mezza Venaria?». E ancora: «Perché non ti suicidi come ha fatto Aurora? Sarebbe bellissimo». Per fortuna, qualcuno cerca di ragionare: «Raga basta. Non è stata colpa sua. Non ha senso dare la colpa a una persona sola, quando altre 8292 l’hanno insultata veramente. Quello di….. non è un insulto, quindi non rompete i coglioni e lasciate vivere tranquilla sta ragazza».

Le indagini

Gli agenti della Postale stanno analizzando il computer della studentessa e il suo telefonino. Migliaia di messaggi scambiati navigando sui social network Facebook, Ask.fm, Tango, Viper. E poi anche ai mini dialoghi che intratteneva su Whatsapp. Al momento non ci sarebbero gli estremi per procedere contro nessuno. Nemmeno nei confronti di quelli definiti «cyberbulli» che avevano preso come bersaglio Aurora, sul social «Ask.fm». Lo conferma il capo della procura di Ivrea, Giuseppe Ferrando: «Non è stato aperto nessun fascicolo per istigazione al suicidio». Gli investigatori hanno già identificato molti amici telematici di Aurora e stanno cercando di risalire agli «anonimi» che la insultavano. Gli inquirenti contano di chiudere il cerchio già oggi e di inviare una relazione dettagliata ai pm Anna Maria Baldelli e Giuseppe Drammis. È quello che gli investigatori hanno potuto constatare leggendo gli scritti della studentessa.

Dialoghi e scambi di opinioni con gli amici, dai quali affiora sempre una vena di malinconia. Aurora si definiva una «ragazza mignon», per la sua statura. E forse per questo ne soffriva. Forse aveva conosciuto la sua prima delusione sentimentale. Poi, certo, ci sono decine di insulti anonimi. Ma, per ora, nessuno di questi, sarebbe stato così esplicito da indurre al suicidio. Anzi. È proprio la teenager che sei giorni fa, risponde «ucciditi» a un’altra cybernauta che le scrive su Ask.fm di aver paura di uscire di casa perché gli amici la scambiano per un’altra. I funerali di Aurora si celebrano domani, alle 10,15, nella parrocchiale di San Francesco di Venaria. (lastampa)

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