Stupefacenti, carabinieri scoprono spaccio in rete a Milano

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Una rete di consumatori-spacciatori di stupefacenti è stata scoperta dai carabinieri di Milano che hanno arrestato 32 persone e ne hanno denunciate altre 30 in diverse province d’Italia. La droga, il Metilenediossipirovalerone (Mdpv), poteva essere acquistata su un sito in Usa e arrivava a casa per posta. Si tratta di incensurati di buon livello economico e culturale: studenti universitari, insegnanti e un maestro di musica di una scuola media cagliaritana, deceduto il 10 maggio scorso.

Si è concluso domenica notte il mega blitz contro le droghe sintetiche messo a segno dal Nucleo investigativo dei carabinieri di Milano: le indagini hanno portato all’arresto di 32 persone in tutta Italia, di cui il 50 per cento in Lombardia. Tra loro, anche due tecnici di laboratorio di un noto ospedale milanese, un insegnante di sostegno e due studenti universitari. Trenta gli indagati, trovati con modiche quantità e non coinvolti nella rete di spaccio. L’operazione «Easy drugs» è scattata nell’ottobre del 2013 dopo l’arresto di F. S., 37 anni, operaio: l’uomo era stato trovato con mezzo chilo di Mdpv, (Metilenediossipirovalerone), sostanza psicotropa con effetti anoressizzanti e in grado di attenuare il senso di fatica. All’estero la molecola di sintesi non è vietata – in Italia, invece, è nella «lista nera» del ministero della Salute – ma l’uso umano non sarebbe comunque autorizzato. «Proibita in Italia dal 2011 – hanno spiegato i carabinieri dell’Antidroga – appare come una polvere bianca o marrone e viene generalmente inalata per sballarsi o per potenziare le prestazioni sessuali, ma ha effetti devastanti sul cervello, di cui necrotizza i neuroni».

Durante le perquisizioni in casa di F. S., dai controlli sul suo computer i militari erano riusciti a ricostruire la filiera attraverso la quale il 37enne riusciva ad acquistare la droga: due portali con base negli Stati Uniti, dei quali è stata chiesta la chiusura. Il pagamento veniva effettuato sul conto corrente di una banca maltese, intestato a una società con sede nelle Isole Seychelles. La sostanza, probabilmente prodotta in Olanda, era spedita a Malpensa in regolari plichi da Madrid. Oltre all’Mdpv, sono state sequestrate anche diverse tipologie di stupefacente, tra cui ecstasy, ghb (la cosiddetta «droga dello stupro»), anfetamina ed efedrina.

L’Mdpv, con effetti simili alla cocaina, veniva acquistato online a circa 10 euro al grammo, per essere rivenduto anche a 50. Il canale non era quello del classico spaccio su strada, ma delle conoscenze e del passaparola. Implicati nel business «insospettabili» di buon livello, con professioni rispettabili alle spalle. Tra gli assuntori rimasti vittime della sostanza, che ha effetti altamente nocivi (distrugge le cellule cerebrali) un docente di musica, cagliaritano di 45 anni. (fonte)

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