Spotify, perché per ascoltare musica vuole accedere a nostre foto

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Un cambiamento delle regole sulla privacy che comprende anche l’accesso – con il consenso degli utenti – alle foto, ai contatti o ai file multimediali. Queste le novità contenute nella nuova policy di Spotify, la popolare piattaforma di streaming di canzoni che ha oltre 75 milioni di utenti attivi.

I commenti degli utenti non si sono fatti attendere su Twitter, soprattutto ci sono perplessità sull’uso delle immagini da parte di un servizio che fornisce musica in streaming.

A polemizzare anche uno dei creatori del videogioco Minecraft, Markus Persson, che invita Spotify a ripensarci e nel frattempo ha cancellato il suo profilo dalla piattaforma.

“Con il tuo permesso potremo raccogliere informazioni immagazzinate sul tuo telefonino, come i contatti, le foto o i file media”, dicono le nuove regole di Spotify. Le novità sono state spiegate anche da Wired.com, che avvisa i suoi lettori di “leggerle attentamente prima di accettarle”.

L’amministratore delegato di Spotify, Daniel Ek, si scusa. “Avremmo dovuto comunicare meglio le nuove regole – spiega in un post ufficiale -. Vi chiediamo il permesso di accedere ad alcune informazioni che useremo solo per personalizzare la vostra esperienza su Spotify”.

La popolare app nata in Svezia e lanciata nel 2008 al momento conta su un tesoretto di circa 75 milioni di utenti attivi, di cui 20 milioni sono a pagamento. E punta a crescere sempre di più: qualche settimana fa ha lanciato un nuovo servizio di notizie e podcast, con l’ambizione di diventare un vero e proprio media. (ANSA)

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