Sette mesi di reclusione per offese su Facebook

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Come riporta il Giornale di Sicilia, a Enna è stata condannata a sette mesi di reclusione una persona colpevole di diffamazione aggravata per insulti pubblicati su Facebook.

Insultare qualcuno su Facebook equivale a farlo a “mezzo stampa”. Sulla base di questo assunto il Tribunale di Enna ha accolto la tesi della Procura e inflitto 7 mesi di reclusione alla barrese Maria Stella Cucchiara, 54 anni, per alcuni commenti che avrebbe postato sulla propria bacheca di Facebook e su una pagina interna del social network, che sono stati ritenuti lesivi della reputazione del giovane consigliere comunale Salvatore Cumia, che all’epoca, nell’aprile del 2012, era solo candidato.

Il Tribunale ha riconosciuto la donna colpevole di due differenti capi d’imputazione: avrebbe apostrofato Cumia in mezzo alla strada, dunque diffamazione semplice; e lo avrebbe fatto anche su internet, ipotesi aggravata.  La signora, che è difesa dall’avvocato Sergio Bonincontro, è stata invece assolta dall’accusa di diffamazione anche nei confronti di una familiare di Cumia, perché nella stessa circostanza in cui avrebbe insultato lui, le si sarebbe rivolta dicendole che tanto il giovane non sarebbe mai salito, usando frasi irriguardose. (fonte)

Altre informazioni sulla sentenza della Cassazione.

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