Rischio ‘hacker’ per sistemi sorveglianza bambini

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Genitori e autorità preoccupate negli Stati Uniti per i baby monitor a rischio hacker. Sono stati riportati casi di criminali che sono riusciti a infiltrarsi nei dispositivi di nuova generazione, connessi a internet, spiando e anche parlando ai bambini attraverso le funzioni video e audio. A New York è partita una indagine con tanto di avviso del Dipartimento dei consumatori affinché i genitori siano più attenti nel rafforzare misure di sicurezza informatica basilari, in primis password più efficaci.

I baby monitor una volta funzionavano solo con una gracchiante trasmissione audio per controllare i vagiti di neonati che dormivano in altre stanze. Oggi nel passaggio al digitale si sono arricchiti di nuove funzioni, i video in primis ma anche la possibilità di trasmettere in streaming i loro contenuti su tablet e smartphone dei genitori.

Dopo diverse segnalazioni di violazioni, il Dipartimento per i consumatori della città di New York ha diramato un avviso per chiedere ai genitori di essere più cauti e di rafforzare la sicurezza dei dispositivi usando password efficaci, aggiornando costantemente il software dell’apparecchio, spegnere il baby monitor quando non si usa. Il Dipartimento sta anche indagando su alcuni modelli che si pubblicizzano come sicuri e che invece non lo sono. Tra le violazioni segnalate perfino un sito web creato da hacker dove venivano trasmessi in streaming i filmati da apparecchi violati.

Anche la Federal Trade Commission indaga, riporta l’edizione online della Bbc, e ha scoperto che su 5 marchi noti di baby monitor solo uno richiede agli utenti di adottare una password forte, mentre almeno tre non hanno sistemi criptati per i dati. (ANSA)

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