Ricerche Google, video in autoplay

Quello dei video in riproduzione automatica è un fenomeno che in Rete è relativamente nuovo, ma che allo stesso tempo ha goduto di un’espansione talmente rapida da essere stato riscontrabile ormai da diverso tempo su una miriade di siti. Tutte le piattaforme basate sulla produzione o la distribuzione di contenuti multimediali hanno un sistema di riproduzione, più o meno invadente, che si attiva da solo quando pensa che l’utente stia guardando: dalle pagine con un pubblico limitato fino a realtà affermate e addirittura veri e propri colossi del calibro di Facebook, che recentemente è passato a una versione completa di audio attivato automaticamente (a proposito, ecco come disattivarlo). Ebbene presto questa invasione di immagini in movimento potrebbe intaccare una delle piattaforme web più utilizzate in assoluto, ovvero la pagina di ricerca di Google.

Secondo quanto riportato inizialmente da The SEM Post e da alcuni utenti, la loro versione del canonico www.google.com includerebbe da qualche giorno la riproduzione automatica di filmati all’interno del Knowledge Panel, ovvero l’area di destra della pagina che normalmente Google utilizza per visualizzare direttamente informazioni pertinenti raccolte da Wikipedia e altre fonti. I video in questione riguardano sempre e comunque la stringa digitata nella casella di ricerca — immettere il titolo di un film ad esempio ne farà apparire il trailer — e si avviano senza audio, ma la novità ha comunque tutto il potenziale per infastidire chiunque desideri un’esperienza di ricerca libera da distrazioni.

Google ha confermato a Search Engine Land di essere effettivamente responsabile di questi avvistamenti, ma per il momento ha parlato di un esperimento. Lungi dall’avere già preso decisioni a riguardo, la casa di Mountain View starebbe semplicemente effettuando una serie di test su un numero limitato di utenti, volti a “migliorare l’esperienza di ricerca riservata al proprio pubblico”. Per sapere se la modifica otterrà il semaforo verde dai piani alti dell’azienda occorrerà dunque attendere. In caso positivo della vicenda andrebbe chiarito un ulteriore aspetto: attualmente infatti i video in riproduzione automatica sembrano scelti esclusivamente dagli algoritmi di ricerca anziché arrivare da inserzionisti, ma in un eventuale futuro le cose potrebbero cambiare. (fonte)

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