Ricatti hard su web, come difendersi
Una bella ragazza poco vestita, sguardi e pose ammiccanti, l’invito a spogliarsi e mostrare il viso e la frittata è fatta: la truffa in webcam su Skype e Facebook in cui tanti utilizzatori maschili della rete stanno cascando sempre più frequentemente è quella a sfondo hard.
Una sconosciuta in videochat, lo scambio di contatti da cui si possa provare ad attingere da un database personale – magari sfruttando un livello di privacy troppo basso – ed in pochi secondi il ricatto: ho registrato il tuo video, eccolo. O mi paghi oppure lo renderò pubblico a tutti i tuoi contatti. Come ci si può difendere da queste vere e proprie truffe ben congegnate?
LE MODALITÀ DELLA TRUFFA
Il brivido di una chiacchierata hard in webcam è abitudine ampiamente diffusa tra gli internauti. Siti dedicati, camgirl certificate e, inevitabilmente, truffatori ben organizzati, che sfruttano la poca dimestichezza con gli strumenti del web di molti italiani per affondare il coltello nella piaga della privacy violata. Le dinamiche della truffa, che viaggia prevalentemente su Skype e Facebook, sono molto semplici. Si finisce agganciati da una bella ragazza in videochat, spesso di quelle con formula chatrouletteche consentono con un click di essere collegati automaticamente con perfetti sconosciuti; pochi secondi di chiacchierata, in cui l’avvenente controparte virtuale si mostra molto disponibile ed ammiccante, e subito la richiesta di scambiare i contatti Skype e Facebook, dove la connessione è più stabile, per proseguire lì il divertimento. Nel momento in cui il contatto finisce nelle mani del truffatore, metà del suo lavoro è stato già fatto.
NUDI IN WEBCAM? VI STANNO REGISTRANDO…
Soprattutto se il contatto che avete fornito è quello Facebook, e quindi avete accettato la richiesta di amicizia della sconosciuta, state praticamente fornendo il vostro archivio personale di contatti, amici, familiari (ed eventuali fidanzate inconsapevoli…) ad un truffatore. Che potrebbe senza problemi contattare uno a caso dei vostri amici ed inviargli qualsiasi link video o prova della chiacchierata piccante. Già, perché in molti dimenticano che qualsiasi flusso video inviato dal proprio computer, quello della webcam in questo caso, può essere facilmente registrato da chi è in contatto diretto con noi. La truffa si completa in maniera subdola: ove non sia già stato fatto, il truffatore chiede esplicitamente di mostrare il viso e poi il corpo nudo. E mentre si crede di parlare con una ragazza bella e disinibita, in pochi secondi si riceve il link del video (spesso caricato su YouTube) alla propria “esibizione”, con la richiesta di ricatto. O si paga – spesso con bonifico su un conto corrente online, la cui facilità di fruizione talvolta consente a molti truffatori di aprirne uno con dati anagrafici falsi – oppure il video finisce sulla propria bacheca Facebook, o diffuso tra i contatti. (fonte)