Pubblicità su Facebook a basso costo con slideshow

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Slideshow è il nuovo servizio di video pubblicitari “ultraleggeri” annunciato da Facebook. Propone l’efficacia di un video con i costi di una foto. Nel giro di qualche clic…

L’efficacia di un video, con i costi di una foto

Nel giro di qualche clic. È il concetto che ha dato vita a Slideshow, il nuovo servizio di video pubblicitari “ultraleggeri” annunciato oggi da Facebook. I destinatari? Start up, imprese con poco budget a disposizione per l’advertising e, in generale, i mercati emergenti ancora fragili sulla connettività.

Il funzionamento è semplice: l’utente si collega alla pagina designata dal social, carica dalla tre alle sette foto e decide la lunghezza di uno “show” compreso tra i 5 e i 15 secondi. Facebook fa il resto, trasformando scatti ordinari in una campagna pubblicitaria pronta a sbarcare sugli smartphone del miliardo di utenti iscritti alla piattaforma di Mark Zuckerberg. Nell’attesa che i miliardi diventino due, perché Facebook sta ampliando la piazza con strumenti «che lavorino a prescindere dal network e il dispositivo in uso». Un cambio di prospettiva che richiede un cambio di metodo, anche nella sensibilità dei professionisti reclutati da Zuckerberg. Tra le ultime trovate ci sono i “2G Tuesdays”: ogni martedì i dipendenti hanno la possibilità di navigare su una rete 2G, per immedesimarsi meglio nelle condizioni degli utenti alle prese con una connessione meno rapida di quella abituale.

Meno spese, più video

I vantaggi descritti da Facebook sono soprattutto tre. Uno: allargare a tutte le aziende la possibilità di produrre clip pubblicitarie, anche quando il tempo (e le finanze) non lo permettono. Due: raggiungere e farsi raggiungere da una fetta più ampia di utenti, perché le dimensioni minime di Slideshow rendono il contenuto “digeribile” a qualsiasi tipo di connessione e smartphone. Infine, la questione dei dati: Facebook calcola che uno Slideshow di 15 secondi abbia una dimensione cinque volte inferiore a quella di un video. Il sistema non è provvisto di sonoro e, nelle intenzioni dei creatori, potrebbe stimolare un nuovo linguaggio nella comunicazione commerciale.

L’esperimento in Africa

Il salto ai video-spot ultraleggeri rientra nel progetto, già avanzato da Menlo Park, di aumentare la fruibilità dei contenuti con sistemi che facilitino l’accesso anche dalle reti più deboli e dispositivi meno aggiornati di quelli diffusi nei mercati maturi. Slideshow è stato sperimentato in Africa, una delle piazze candidate alla diffusione più massiccia della nuova offerta di inserzioni. Se ne è servita Coca Cola, in una campagna rivolta a Kenya e Nigeria per il suo show Coke Studio Africa. La materia prima non era altro che una sequenza di screenshot ad alta risoluzione, montati sotto forma di galleria video. Risultati? Due milioni di utenti raggiunti, il doppio del previsto, e un livello di “awareness” cresciuto di 10 volte tante rispetto alla base. (fonte)

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