Proteste vere o manovrate: il boicottaggio del social network
Facebook ammette i propri errori e promette cambiamenti, semplificazioni e soprattutto sicurezze. Troppi utenti hanno dimostrato la propria insoddisfazione per l’eccessiva visibilità dei dati personali e per gli strumenti (senza alcun controllo) consegnati nelle mani di pubblicitari senza scrupoli.
Sono nati in tutto il mondo comitati di protesta e tentativi espliciti di boicottaggio (sia in rete, sia per le strade delle città), in alcuni casi per motivi religiosi, in altri per motivi economici, per l’egemonia che il social network ha raggiunto nella gestione dei privati.
E qualcuno se ne approfitta per (tanto per cambiare) raccogliere e incanalare queste insoddisfazioni, racimolando indirizzi email con la scusa di petizioni “contro” Facebook.
Se anche voi volete partecipare e abbandonare, in modo spettacolare, il social network, ecco quitfacebookday.com, dove decine di migliaia di utenti stanno regalando la propria email per essere avvisati sull’ora X, in cui disattiveranno il proprio account per protesta.
Gli amministratori del sito affermano di non voler memorizzare per scopi diversi il vostro indirizzo, ma poichè risulta celato il vero gestore del database risultante, consigliamo di non fidarvi troppo.
Siamo certi che movimenti del genere nasceranno direttamente anche su Facebook, quindi fate attenzione :o)
P.S. Se gradite le nostre note, cliccate cortesemente su MiPiace: capita infatti che alcuni individui le segnalino come offensive e le facciano sparire. Questa brutta abitudine è contrastabile SOLO manifestando il proprio gradimento tramite il MiPiace e la condivisione (se il gradimento è reale, naturalmente).
Grazie della collaborazione.
SeeYouSoon
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