Privacy: tutelate il vostro profilo anche dai blocchi per “eccesso di tentativi di ingresso sbagliati”

Se vi consigliamo di non rendere visibile il vostro indirizzo email nelle informazioni di contatto un motivo c’è: la vostra email è la prima parte della vostra password per accedere al vostro profilo su Facebook (per chi non utilizza il VanityUrl, cioè il 90% degli utenti).

Nasconderla non solo garantirà una maggiore sicurezza alle vostre credenziali di accesso, ma impedirà ai soliti imbecilli in vena di scherzi di “congelarvi” l’account tramite una serie di tentativi continui di accesso con password sbagliata.

Vi spieghiamo in poche parole il meccanismo: Facebook, come molti siti che prevedono un accesso tramite password, ha un sistema automatico che, dopo una serie di tentativi di tentativi sbagliati, blocca il profilo dell’utente costringendolo a resettare la password (ritenuta non più sicura).

Per questo da mesi sono disponibili piccole procedure da lamer (= degli hacker un po’ idioti) che provvedono, una volta inserito l’indirizzo email della persona da “colpire”e in pochi secondi, a effettuare tentativi innumerevoli di accesso (naturalmente con password casuali e sbagliate).

Facebook, che non brilla certo per capacità di discernimento in queste cose, per tutelare la sicurezza del profilo, ne blocca definitivamente l’accesso fino a quando non abbiate provveduto a modificare la vostra password.

Sono sistemi da anni già presenti su altri programmi di questo genere (Msn, Yahoo messenger, etc) per far perdere tempo agli altri (e in alcuni casi per “spaventare” l’utente colpito).

Si chiamano freezer e sono piccoli programmi in Visual Basic o Flash che permettono questi molteplici falsi accessi (nulla che non si possa fare anche a mano e con un po’ di pazienza, naturalmente).

L’automatismo utilizzato è persino in grado di inibire, grazie a un ciclo continuo di tentativi, un eventuale accesso successivo dopo aver resettato la parola d’ordine.

Se avete dubbi o domande sull’argomento, non esitate a chiedere. Per chi volesse provare queste boiate a scopo didattico: attenzione a scaricarle e usarle, perchè molte applicazioni di questo genere sono abbinate a malware :o)

Per configurare correttamente la vostra privacy

Privacy: i consigli da CheckBlackList

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