Privacy su Apple, in Italia 946 richieste di dati

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In Italia nei primi sei mesi dell’anno le autorità giudiziarie hanno inoltrato a Apple 946 richieste di accesso a 1.615 dispositivi, tra iPhone e iPad.

L’azienda ha fornito alcuni dati nel 64% dei casi. È quanto emerge dall’aggiornamento del rapporto in cui la compagnia di Cupertino rende note le richieste di informazioni da parte delle autorità governative per questioni legali. Le richieste sui dispositivi sono inerenti per lo più casi di furto, smarrimento o frode.

Negli Usa tali richieste sono aumentate: da gennaio a giugno 2016 sono state 4.822 per un totale di 10.260 dispositivi, il 26% in più rispetto allo stesso periodo di un anno prima. Apple ha fornito i dati nella maggior parte dei casi (78%). Le richieste più numerose sono arrivate dalla Germania: le autorità ne hanno inoltrate 12.633, riguardanti oltre 52 mila dispositivi. Apple ha dato informazioni nel 53% dei casi.

“Accogliamo le richieste solo dopo aver verificato che siano valide e appropriate”, spiega Apple sul suo sito. “E anche in tali casi forniamo solo le informazioni strettamente necessarie”, aggiunge.

Ci sono poi le richieste di accesso agli account dei clienti Apple, che possono riguardare anche i contenuti, come foto, documenti o contatti. In Italia queste ultime sono state 45 e riguardanti 54 account, con dati comunicati nel 38% dei casi.

Negli Usa sono state 1.363 su oltre 9 mila account. Apple le ha soddisfatte nell’84% dei casi.

Per quanto riguarda le ordinanze delle autorità statunitensi in merito a questioni di sicurezza nazionale, nei primi sei mesi del 2016 Apple ha ricevuto tra 2.750 e 2.999 richieste. (ANSA)

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