Polizia Postale sgomina banda dei Bancomat

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Arrestate 9 persone, 56 indagate. Sono i numeri dell’operazione ‘Scacco al cash’ condotta dalla polizia postale di Bologna. L’indagine ha permesso di sgominare un gruppo criminale internazionale, con base in Romania, specializzato nelle frodi agli sportelli bancomat .

L’attività degli investigatori ha evidenziato che gli indagati agivano in due aree geografiche: un gruppo in Emilia Romagna, Veneto e Lombardia, con base logistica e organizzativa nella provincia di Ferrara, l’altro in Toscana e Lazio, con basi logistiche nelle province di Lucca, Prato e Roma.

IL TRUCCO

In conferenza stampa, il dirigente della Postale di Bologna, Geo Ceccaroli, ha spiegato che il modus operandi della banda è un’evoluzione della tradizionale frode ai bancomat. La nuova tecnica funzionava così: veniva attivata una carta, del tutto regolare, su cui venivano caricati dei soldi. Veniva poi fatto un prelievo minimo, di 20 euro, che consentiva di far aprire l’otturatore del bancomat: in quel momento veniva inserita la ‘forchetta’, lasciando richiudere lo sportello.

Seguiva immediata una seconda operazione: questa volta l’importo massimo era di 600 euro, tenendo però bloccata la carta con i rivetti. Così facendo, l’operazione tecnicamente falliva e i soldi preparati per il pagamento finivano in uno scomparto interno al bancomat adibito al recupero delle banconote. Questo passaggio veniva però intercettato dalla ‘forchetta’ che agganciava i soldi, permettendo così di estrarli dallo sportello senza che l’operazione fosse computata: a quel punto, veniva estratta la carta e la truffa ricominciava da zero. (fonte)

“UniCredit desidera ringraziare la Polizia Postale e delle Comunicazioni – ha dichiarato Luigi Altavilla, Responsabile Sicurezza Unicredit – per la tempestività e la cura con cui ha condotto questa importante operazione a tutela della sicurezza dei cittadini. A seguito di un nostro esposto, infatti, la Polizia ha immediatamente attivato le sue forze nelle indagini che hanno consentito l’individuazione dei soggetti implicati. UniCredit, per canto suo, al fine di tutelare i propri clienti e i propri ATM, ha collaborato attivamente, fornendo informazioni, analisi degli eventi, immagini, ma anche predisponendo sistemi sofisticati di alerting via SMS che segnalavano gli attacchi in corso in tempo reale e che hanno consentito anche alcuni arresti in flagranza di reato”. (fonte)

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