Polizia Postale, attenzione al numero SBAGLIATO contro il bullismo

Ancora un caso di notizie false, e questa volta a farne le spese sono i bambini. In molti stanno diffondendo attraverso i propri canali social un numero telefonico per denunciare atti di bullismo: l’unico problema è che il numero si riferisce alla Spagna. È il classico esempio di quello che succede sul web, e in particolare sui social network: si condividono post senza riflettere a sufficienza.

L’immagine con il numero per denunciare fenomeni di bullismo sta imperversando anche in Italia perché, anziché guardarla, si legge il testo in italiano che chiede di farla circolare e, presi da empatia, si ubbidisce.

Il meccanismo che spiega la facilità con cui è possibile manipolare le persone per “condividere” un link o un file, che magari porta a un sito di phishing – dove si viene derubati dei propri dati personali – o si scarica sul computer uno dei tanti malware in circolazione e, nella peggiore delle ipotesi, un ransomware che cripta le informazioni contenute in cambio del pagamento di un riscatto per rientrarne in possesso (se si è fortunati).

Mille occhi

Vivere sul web ha sempre comportato rischi, fin dai suoi esordi. Ma con l’arrivo della banda larga prima, e dei dispositivo portatili poi, gli stratagemmi per danneggiare gli utenti sono aumentati a dismisura. Vivere in questo “nuovo” mondo, fatto di comunicazione e condivisione istantanea, richiede non più un solo paio di occhi, ma molti di più. Abbiamo usato questo esempio concreto di una cosiddetta “Catena di Sant’Antonio” che ha oltrepassato i confini nazionali – e dall’immagine era evidente – per mettere in guardia tutti sui i rischi che si corrono online. Prima di condividere, controllate di cosa si tratta, e non cliccate se il collegamento non vi convince. È vero che esistono strumenti, come gli antivirus, che vi danno una grande mano a prevenire potenziali infezioni e truffe, ma tenere alta la guardia non fa mai male. (fonte)

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