Perché smentire le bufale è inutile

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Smentire le bufale è una completa perdita di tempo. Possiamo citare studi scientifici, interrogare esperti, fare numeri e calcoli come quando i giornali hanno cercato di capire se davvero due milioni di persone abbiano potuto partecipare al Family Day ma è del tutto inutile: le credenze di chi legge saranno sempre più forti di qualsiasi smentita. Ciò che c’è scritto magari ci convince, ma non ci persuade, potremmo dire citando Pascal. E così continuiamo a credere alle leggende.

Se già ce ne eravamo resi conto da soli, a darci conferma di questa triste verità adesso è Walter Quattrociocchi, della Scuola IMT Lucca dove dirige il laboratorio di scienze sociali computazionali (CSSLab). Assieme ad altri sette ricercatori ha analizzato in che modo due gruppi di iscritti a Facebook negli Stati Uniti si pongono nei riguardi delle notizie che compaiono nella loro timeline. Da una parte c’era chi legge soltanto articoli che arrivano da fonti affidabili. Dall’altra tutti coloro che che Quattrociocchi e colleghi hanno chiamato i «complottisti»: quelli che credono che i giornali siano pagati per pubblicare certe notizie, che sono contro tutto e contro tutti, che sono convinti che il mondo sarebbe governato da qualche élite segreta e che cercano informazioni su siti «alternativi».

Il primo risultato a cui sono giunti i ricercatori di Lucca è che soltanto una minima parte di questi ultimi è raggiunto dai post di debunking, che provano a fare un po’ più di chiarezza o a tentare di smontare le loro teorie. Due: quei pochi che li leggono, non solo non cambiano opinione, ma dopo pensano di essere nel giusto ancora più di prima. E se si imbattono in un articolo che sostiene le loro idee, sono maggiormente propensi a cliccare «mi piace». Un paradosso. Quattrociocchi ha spiegato che in psicologia cognitiva, questo meccanismo si chiama «pregiudizio di conferma»: la nostra identità si sviluppa attorno a certe credenze e ignoriamo tutte le altre, per quanto gli altri provino a farcele conoscere.

A peggiorare la situazione sono i gruppi: quando entriamo in una comunità di utenti che condivide con noi certi pensieri – è contro i vaccini o a totale sostegno dell’alimentazione vegan, per esempio – cambiare opinione diventa praticamente impossibile. La tribù diventa una cassa di risonanza. Ecco perché smentire le bufale è una completa perdita di tempo. (fonte)

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