Parte da oggi WiFi Italia, la rete libera a portata di app

Finiti i giga? Voglia di guardare in fretta un video o, semplicemente, necessità di accedere in pochi secondi a una pagina Internet? Da oggi ci aiuta una app. Si chiama WiFi Italia e permette di accedere alle reti Wi-Fi degli enti pubblici che aderiscono all’iniziativa, gratis e senza bisogno di lunghe registrazioni. Avviene tutto in automatico, è sufficiente averla scaricata sul cellulare ed essersi autenticati la prima volta inserendo i propri dati anagrafici. Per chi possiede un account Spid, cioè il nome utente e il pin del cittadino italiano, deve inserire solamente questi dati. Un esperimento che agevolerà la vita di molti, pure quella della Pubblica amministrazione.

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A lanciarlo è il Ministero dello Sviluppo Economico. Si parte da cinque Comuni: Roma, Firenze , Milano, Prato e Bari, a cui si aggiungono le province di Roma, Firenze e Trento e le regioni Toscana e ed Emilia-Romagna. La scelta non è casuale perché l’iniziativa punta non soltanto a favorire la digitalizzazione del Paese e la modernizzazione della Pa ma vuole farlo a partire dalle zone turistiche, per facilitare l’accesso al patrimonio e ai servizi collegati ai visitatori italiani e, soprattutto, stranieri, che si presume abbiano più problemi di connessione anche se il roaming è ormai un lontano ricordo.

L’impulso all’iniziativa nasce dal «Protocollo per la diffusione di piattaforme intelligenti al servizio del turista sul territorio italiano», sottoscritto nel 2016 da Mise, Ministero dei Beni e delle attività culturali e Agenzia per l’Italia digitale. Dopo quasi un anno di lavoro, si arriva alla prima meta. La app, compatibile con tutti i sistemi operativi, in italiano e in inglese, permette anche, dove sono presenti di accedere a servizi generali o locali disponibili all’interno della stessa app, come la comunicazione di notizie locali, la consultazione di informazioni o, in una seconda fase, l’acquisto dei biglietti dei musei.

Non è finita. I vantaggi ci sono pure per Comuni, Città metropolitane e Regioni. «Oggi – spiegano dal Mise – grazie alla presenza di reti Wi-Fi pubbliche conosciamo i singoli luoghi frequentati dai turisti. Creando, come abbiamo fatto, una federazione di reti, a cui il cellulare si aggancia in automatico, riusciremo a sapere quale itinerario seguono i turisti, capiremo come si muovono in città, tutte informazioni che potranno tornare utili ai decisori politici per capire come migliorare la vita ai turisti e quali correttivi porre ai problemi». E pure alle aziende private che vorranno fornire soluzioni e nuove applicazioni. È la bellezza dei big data.

A breve, al network si aggiungeranno le reti di altri enti pubblici, in possesso di un loro Wi-Fi. A seguire dovrebbero aggiungersi anche le stazioni. Ma il progetto è aperto pure ai privati. L’obiettivo finale: dar vita a una grande rete federata, che copra l’Italia da Nord a Sud. (fonte)

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