Ora il terremoto si propaga più su Facebook che nella realtà

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Ecco com’è cambiato il terremoto: la paura viene vissuta in casa sui social network, e nessuno fugge, neanche dal computer…

“Avete sentito?”. Il primo accenno al terremoto è timido come una scossetta strumentale. Ma è sempre in linea con il terzo millennio. Una volta scappavi di casa, uscivi in terrazza o almeno sul pianerottolo? Oggi no, il pianerottolo è quello di Facebook o al massimo di Twitter.

“Terremoto? Aspetta di vedere se scappa qualcuno”: il pudore delle mamme arrivava a questo, evitiamo di essere i primi a scappare. Ora è  necessario che i social diano la conferma.

“Sì è un terremoto”. Un secondo dopo l’altro le conferme arrivano. Tu in casa con il computer acceso e loro in casa a risponderti. “Io ero disteso sul divano al quinto piano: non ho sentito nulla”. Ecco chi smentisce, il terremoto non esiste, esattamente come la peste nel Manzoni: e così blocca chi fosse entrato nell’ordine di idee di mettere il naso fuori di casa.

“A San Giuliano si è sentito molto” esclama Giovanna. San Giuliano, un paese dove la vita scorre anche fuori di casa come un tempo: ma i ritmi dei social arrivano dappertutto a sostituire le vecchie abitudini con quelle nuove.”Molto forte in zona Tortaia” rincara la dose Cinzia, da uno dei mille quartieri condominio della città.”Anche qui a Pescaiola”.

“Sentito bene a Staggiano”. “L’ho avvertito anche al Giotto”. Sì, quello delle 18.05 è un vero terremoto: ormai anche Facebook non ha dubbi. Intorno c’è una città dove la terra trema da giorni. Prima le scosse di Banca Etruria, in contemporanea alla scossa 2.4 quelle molto più fragorose che arrivano dalle proteste in città di chi si è ritrovato in una notte senza un quattrino in banca.

“Al telegiornale di Teletruria hanno detto che l ‘epicentro è stato a Badia al Pino!”: una volta chiarito che di terremoto si tratta, ecco partire su Facebook la caccia all’epicentro. Badia al Pino, Castiglion Fiorentino, qualcuno dice Olmo. “Sentito botto e tintinnare casa” esclama Serena dal Bagnoro. “Sentito molto bene…sono in zona pompieri” precisa Stefania, quasi a trasmettere il filo di sicurezza in più che arriva dalla vicinanza del personale di sicurezza.

“Epicentro campo sportivo di Olmo” interviene un altro tracciando con una precisione da geometra una riga in mezzo alle carte millimetrate delle rilevazioni, spingendosi anche oltre il dato dell’istituto nazionale di geofisica. Che dà un epicentro esatto ma lo dà in gradi, A cosa corrisponde la latitudine 43 e la longitudine 11? Nessuno lo sa nell’era di Facebook ma nessuno lo avrebbe saputo anche ieri.

“Abito in alto e ho sentito un rumore brutto come se qualcuno avesse fatto un incidente con tonfo secco. Mi sono persino affacciato in terazza poi mi sono detta ma che è stato il terremoto” rilancia Francesca. “Spero che la Madonnina del Conforto ci aiuti”. chiude. Sì, fra il terzo e il secondo millennio qualcosa resiste ancora uguale nel tempo. (fonte)

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