Nascono iniziative contro l’uso dei robot per il sesso

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Usare robot per il sesso, secondo molti, potrebbe avere un impatto negativo sulle relazioni umane e contribuire ad aumentare sfruttamento sessuale e prostituzione, e a diffondere un’immagine della donna ridotta a oggetto che si può acquistare.

Robot costruiti per essere usati come bambole per il sesso? Devono essere vietati subito. È il parere di Kathleen Richardson, ricercatrice ed esperta di roboetica presso la De Montfort University di Leicester, che ha lanciato una campagna contro lo sviluppo di macchine robotiche utilizzabili per l’attività sessuale con gli esseri umani.

Al suo fianco, nel comitato organizzatore, si è schierato Erik Billing, ricercatore svedese di scienze cognitive e robotica, che condivide la necessità di muoversi tempestivamente per impedire il diffondersi di questo tipo di robot sul mercato.

Le bambole sessuali non sono una novità, ma comincia ad emergere un interesse alla creazione di tecnologia robotica da impiegare per gli stessi scopi. Alcune aziende sono dedicate al commercio di veri e propri sexbot, soprattutto di quelli con sembianze femminili. La società californiana RealDoll sta lavorando al progetto Realbotix per produrre un robot sessuale entro il 2017. True Companion, contemporaneamente, promuove Roxxxy , “il primo sex robot al mondo”.

Nei film di fantascienza e nelle serie tv come Real Humans l’argomento dei rapporti sessuali tra esseri umani e robot evoluti umanoidi è stato già anticipato e affrontato. Adesso che la realtà segue la fiction, secondo Kathleen Richardson l’idea che bambole sessuali elettroniche possano essere vendute normalmente andrebbe contrastata in modo aperto e con decisione. Questi robot – è il suo punto di vista espresso in un documento presentato in occasione della conferenza ETHICOMP svoltasi a settembre – avranno un impatto negativo sulle relazioni umane, contribuiranno ad aumentare sfruttamento sessuale e prostituzione, e a riprodurre un’immagine moralmente inaccettabile della donna ridotta a oggetto comprabile.  (fonte)

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