Mamme su Facebook: «State attente a quel pedofilo»

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La fotografia pubblicata su Facebook in pochi minuti ha avuto più di cinquecento condivisioni. Il volto un po’ stralunato di questo ragazzo di vent’anni con addosso la divisa da soccorritore con il logo del 118 ha fatto il giro dei profili virtuali delle mamme di largo Marinai d’Italia: «Questo è il pedofilo rilasciato per la seconda volta nonostante sia stato beccato in flagranza di reato. Gira sempre in largo Marinai d’Italia. Occhi aperti e spranghe in mano!», scrive Roberta D’Amato, 38 anni. Dice di aver ricevuto la fotografia dalla presidente dell’Unità educativa 25, Roberta Zorzoli. La segnalazione arriva da una mamma della Corridoni: «Domenica scorsa è stato arrestato un soggetto, colto in atteggiamenti sconvenienti con una bambina di 7 anni incontrata nel parco e subdolamente fatta allontanare dai genitori».

Il riferimento è a un ragazzo di 20 anni arrestato dall’unità contro gli abusi dei vigili nei giorni scorsi. Il ragazzo era già finito nei guai per un altro episodio di molestie su minori lo scorso gennaio. Il magistrato, dopo aver convalidato il fermo, ha disposto la scarcerazione e ha deciso (in attesa del processo) gli arresti domiciliari. Alla segnalazione è accompagnato il link all’articolo del Corriere: è accusato d’aver adescato una bambina di 7 anni, di essersi appartato con lei dietro una siepe e di averle scattato alcune fotografie. «Il soggetto frequenta scuole, parchi e oratori della nostra zona, si guadagna la fiducia dei genitori con atteggiamenti amichevoli ed apparentemente inoffensivi e poi, appena può, agisce, prendendo di mira le bambine – scrive la donna sul suo profilo Facebook -. È importante che vengano segnalati alle autorità tutti gli episodi sospetti, di cui molti sono stati testimoni, che presi singolarmente non hanno peso, ma messi insieme possono delineare meglio il comportamento della persona in questione». La mail è accompagnata dal numero di telefono del dirigente dell’Unità tutela donne e minori della polizia locale. E in poche ore ai vigili sono arrivate diverse telefonate di mamme preoccupate per la presenza del presunto pedofilo.

Il giovane non è libero, è agli arresti domiciliari, ma poco cambia. La psicosi del pedofilo del parco Formentano, i giardini che affacciano su corso XXII Marzo è inarrestabile. Dopo i primi dubbi, i commenti della Rete si infiammano: «Questo è da eliminare» (scrive Daniel P.); «Appena lo beccate scassatelo di mazzate, io lo conosco e se lo becco me lo mangio» (Giuseppe D.); «Occhi aperti e spranghe in mano» (Salvo D.); «Pezzo di m…al rogo bast..» (Lino L. R.); «È lui lo schifoso» (Eva C.).

Nonostante la foto lo ritragga con la divisa da soccorritore in realtà il ragazzo arrestato non presta più servizio per la «croce» accreditata anche con il 118. Un’altra mamma, Rita Bayo, «posta» la testimonianza del responsabile dell’associazione: «Era volontario da noi. L’impegno della nostra associazione è stato quello di allontanarlo dopo i fatti di gennaio. È la magistratura che lo ha lasciato libero». Secondo le indagini dei vigili, che nel frattempo hanno raccolto altre denunce, il ragazzo «agganciava» le sue vittime dicendo di essere un volontario delle ambulanze.

Sul caso le indagini sono ancora aperte e potrebbero arrivare nuovi provvedimenti. La «caccia all’uomo» sul web ha amareggiato gli investigatori: «Non c’è motivo di una reazione simile, sbagliata e ingiustificata». Il comandante della polizia locale Tullio Mastrangelo assicura il massimo impegno degli agenti e della magistratura che si sta occupando del caso: «I genitori stiano tranquilli, non c’è nessun allarme. Questa persona è già ai domiciliari e le indagini stanno proseguendo. I milanese devono avere fiducia nella legge, non affidarsi alla rabbia e a iniziative del genere». (corriere)

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