Malati di Alzheimer, arriva la chat per parlare con se stessi

Chattare con se stessi per ricordare cose fondamentali della propria vita che iniziano a svanire dalla mente: si chiama Chat Yourself ed è uno strumento pensato per aiutare le persone affette da Alzheimer nella prima fase della malattia, scandita da da perdita della memoria e disorientamento spazio-temporale.

Chat Yourself è un chatbot di Messenger, una sorta di assistente virtuale che sfrutta l’intelligenza artificiale, capace di memorizzare l’intera vita di una persona restituendole su richiesta informazioni indispensabili come il nome e il contatto dei propri figli, il percorso per tornare a casa, le scadenze della settimana o eventuali allergie. Informazioni preziose se si è alle prese con la demenza, che ogni anno fa registrare nel mondo 9,9 milioni di nuovi malati.

La chat è stata sviluppata da Nextopera con Young & Rubicam, Italia Longeva – il network dedicato all’invecchiamento creato dal ministero della Salute, dalla Regione Marche e dall’Irccs Inrca – e la collaborazione di Facebook.

“Questo progetto non sconfigge l’Alzheimer ma va nella giusta direzione, offrendo ai malati un nuovo modo di vivere la malattia, uno strumento utile ad affrontare le prime fasi dopo la diagnosi, grazie ad un supporto che rimpiazza il danno provocato dalla malattia”, ha dichiarato Roberto Bernabei, presidente di Italia Longeva.

“Facebook è fortemente impegnato nello sviluppo di nuove tecnologie che possano aiutare a migliorare e semplificare la vita delle persone”, ha detto Luca Colombo, Country Manager di Facebook Italia. “Gli assistenti virtuali, o Bot, ne sono un esempio”. (ANSA)

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