Le Procure ravvisano reato anche per un Like di troppo

MIPIACE-LIKE-PROCURE

In caso di post diffamatori in un social network, secondo alcune Procure della Repubblica, a rispondere di reato sono anche coloro che cliccano sul “mi piace” o, ancora più grave, che “condividono”.

Fate attenzione a non aumentare il discredito sulla vittima di una diffamazione realizzata attraverso Facebook. Non vi sono ormai dubbi che chi scriva un post offensivo sul social network di Zuckerberg alla fine paghi per la propria condotta. Sappiate che, secondo alcune Procure della Repubblica, a rispondere di reato sono anche coloro che cliccano sul “mi piace” o, ancora più grave, che “condividono” il post.

Diffamare una persona su un social network è una condotta più grave della semplice diffamazione perché, secondo un orientamento ormai consolidato, chi mette alla berlina un altro soggetto su un social network, lo fa come se fosse “in mezzo a una piazza” (in tale modo è stato considerato Facebook dalla stessa Cassazione). In questo caso scatta la diffamazione con l’aggravante del mezzo di pubblicità.

Ma i giudici hanno iniziato ad assumere un comportamento più severo anche nei confronti di chi clicca “mi piace” ai commenti altrui. Nei mesi scorsi, infatti, sono scattati i primi rinvii a giudizio per concorso in diffamazione aggravata per i like. Secondo, infatti, l’interpretazione sposata da alcuni magistrati, l’addebito offensivo alla reputazione della vittima aumenta in proporzione alle persone che apprezzano i post denigratori.

Per il meccanismo conosciuto alla base dei social network, più “mi piace” e condivisioni portano ad una maggiore visibilità e, di conseguenza, tanto più è elevato il numero di persone che condivide intellettualmente la frase denigratoria (cliccando su “mi piace”), tanto più la frase assume una valenza offensiva. L’effetto a valanga, generato dalla prima pubblicazione, inevitabilmente si ripercuote in tal modo anche su chi non ha scritto il post, ma si è limitato a commentarlo, a cliccare sul like o, peggio, a condividerlo sul proprio profilo. Fate attenzione a dove mettete quel pollice alzato…

You may also like...