Ecco le nuove emoji del 2017, dal broccolo agli zombie

Lo Unicode Consortium, l’ente che si occupa della standardizzazione e della formalizzazione tecnica delle emoji, ha pubblicato la versione finale dello standard Unicode 10.0, ufficializzando così l’introduzione di 56 nuove emoji. Apple, Facebook, Google, Microsoft e tutte le altre aziende potranno adesso procedere all’implementazione dei nuovi pittogrammi nei propri sistemi operativi e app di messaggistica.

L’approvazione delle nuove emoji, che avviene di solito in questo periodo dell’anno, è ormai un evento di rilevanza culturale, capace talvolta di catturare indirettamente lo zeitgeist e i trend più recenti della comunicazione di massa. L’anno scorso, ad esempio, Google aveva proposto (con successo) l’introduzione di una serie di emoji femministe, che mostrassero volti femminili associati a professioni tendenzialmente maschili.

La parità di genere è ampiamente rispettata anche quest’anno: la nuova emoji degli zombie è disponibile in versione maschile e femminile, così come quella della fatina e del “fatino” magici, mentre al genio della lampada si affianca anche un genio dalle sembianze femminili. Tutte le emoji che rappresentano una persona si potranno sempre “declinare” in cinque colori di pelle differenti.

Ci sono anche un tirannosauro, un brontosauro, due scalatori, una mamma che allatta, una zebra e una giraffa, una cavalletta. Non mancano le rappresentazioni del cibo: si va dai broccoli alla noce di cocco, passando per la scatola di noodle cinesi, un biscotto della fortuna e un raviolo al vapore. Tra i nuovi smiley spicca quello con la sopracciglia alzata, detta anche “Colbert face”, perché richiama una delle tipiche espressioni facciali del comico americano Stephen Colbert.

Le nuove emoji arriveranno su iPhone e telefoni Android solo tra qualche mese, tempo necessario perché i grafici delle varie aziende possano adattare i vari pittogrammi allo stile grafico dei rispettivi sistemi operativi. Come sempre con il rischio che le diverse interpretazioni diano adito a nuove incomprensioni tra gli utenti di piattaforme differenti. (fonte)

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