Dopo la scoperta del “trucco”, Uber vieta di usare app ‘Greyball’

Uber non permetterà più l’utilizzo di Greyball, una particolare versione della sua app, per aggirare i controlli delle autorità nei Paesi dove il servizio è sottoposto a restrizioni o è completamente vietato. Uno stratagemma, secondo il Nyt che ha smascherato la funzione la scorsa settimana, in uso anche nel nostro Paese e in molte città nel mondo, da Las Vegas a Parigi.

La tecnologia permette di mostrare a determinati utenti una diversa versione dell’app. Un’opzione, chiarisce Uber sul blog aziendale, che serve per vari scopi: per promuovere campagne di marketing, per testare nuove funzioni solo tra gli impiegati. La compagnia aggiunge di aver iniziato una revisione di Greyball e di aver deciso di “vietare esplicitamente” il suo impiego per individuare, e quindi evitare, le chiamate da poliziotti, investigatori e funzionari pubblici.

Una sorta di prima ammissione dell’utilizzo fraudolento del programma. Uber sottolinea che ci vorrà “tempo” prima che “questo divieto” sia “completamente effettivo”. La dichiarazione lascia intendere che gli altri ambiti in cui Greyball viene utilizzata non saranno interessati dallo stop. (ANSA)

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