Alcuni iPhone esplodono in Cina, così Apple si difende

Apple sta affrontando accuse in Cina rivolte da un gruppo per la tutela dei consumatori di Shanghai che ha ricevuto otto report su altrettanti iPhone 6 andati in fiamme in maniera del tutto spontanea. Si tratta della terza denuncia ricevuta da Apple nelle ultime settimane, in Cina, e sempre per la stessa motivazione. In base a quanto riportato dal Wall Street Journal, tuttavia, le indagini di Apple avrebbero in qualche modo allontanato la responsabilità dalla stessa società.

Secondo la Mela, infatti, gli incendi sarebbero stati provocati da danni fisici subiti dagli iPhone 6, e non da problemi nelle fasi di produzione dei vari terminali. La compagnia ha inoltre esortato i proprietari dei dispositivi a cercare di trovare una soluzione recandosi agli store della società, o attraverso il supporto ufficiale online. Nelle scorse settimane alcuni utenti cinesi hanno iniziato a lamentare diverse problematiche dovute allo stato delle batterie presenti sui propri iPhone.

I modelli coinvolti sono nello specifico iPhone 6 e 6S, che si spegnerebbero all’improvviso nonostante la carica residua sia ben superiore allo 0. Dopo le prime indagini Apple ha scoperto che un piccolo gruppo di iPhone 6S assemblato nei mesi di settembre e ottobre presentano difetti di produzione che portano nei casi più estremi ai problemi indicati dagli utenti. La compagnia ha quindi organizzato una campagna di sostituzione rivolta agli utenti di iPhone 6S in tutto il mondo.

Apple ha anche dichiarato che rilascerà presto un tool diagnostico per iOS che consentirà ai tecnici della compagnia di raccogliere informazioni sui problemi presenti nelle batterie dei dispositivi venduti, che sarà utilizzato per migliorare gli algoritmi di gestione della carica della batteria. Nulla di fatto, però, per gli ultimi 8 incidenti riportati dagli utenti cinesi, i quali dovranno probabilmente provvedere alla sostituzione del loro smartphone con spese a loro carico. (fonte)