Illegali i software per acquistare biglietti online, USA bloccano bagarinaggio

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Nei primi mesi del 2016, i concerti di Bruce Springsteen negli Stati Uniti hanno registrato il tutto esaurito in pochi minuti. Stesso destino per il musical Hamilton(in scena nei teatri di New York): dopo pochissimo tempo i biglietti sono tornati disponibili sui siti del cosiddetto mercato secondario (secondary ticketing), ma al prezzo di più di mille dollari. Ad acquistarli, dei software che riescono a superare i sistemi di sicurezza dei rivenditori autorizzati: capaci di limitare gli acquisti multipli e il numero di ingressi vendibili a un solo utente. Il problema dell’utilizzo dei bot per alimentare il mercato non ufficiale è diventato l’oggetto di un’inchiesta del procuratore generale di New York Eric Schneiderman. Secondo il magistrato i biglietti vengono rivenduti anche a un prezzo 10 volte maggiore rispetto al listino ufficiale.

Dalla procura la questione è passata al congresso. A settembre il produttore di Hamilton Jeffrey Seller ha testimoniato davanti ai membri del Senato. E infine qualche giorno fa l’organo legislativo degli Stati Uniti (prima nel ramo del senato, poi in quello della camera dei rappresentanti) ha approvato all’unanimità il Better Online Ticket Sales Act: una norma che vieta l’utilizzo dei software per acquistare i biglietti di concerti, musical e altri eventi pubblici destinati ad un pubblico di più di 200 persone. Ogni violazione della legge, che entrerà in vigore dopo la firma del Presidente degli Stati Uniti, verrà considerata come «un atto sleale e ingannevole» perseguibile dalla commissione federale del commercio o dai singoli stati. Per il senatore Jerry Moran (uno dei firmatari del progetto di legge) «la necessità di porre fine a questa pratica si riflette nel forte sostegno da parte dei membri del congresso».

Il bagarinaggio online è un fenomeno che colpisce anche il nostro Paese. Dopo il tutto esaurito in pochissimo tempo per i biglietti dei concerti di Bruce Springsteen (dell’estate scorsa) e delle date milanesi dei Coldplay (3 e 4 luglio 2017) e senza dimenticare la denuncia da parte della trasmissione tv Le Iene, la procura di milano ha messo in piedi un’inchiesta per truffa ai danni del rivenditore online Ticketone.

L’indagine (divisa in due filoni) ha coinvolto anche agenzie di booking e promozione di artisti internazionali come LiveNation e Vivo Concerti. Quest’ultime avrebbero favorito la vendita dei biglietti a prezzi gonfiati nel mercato del secondary ticketing. (fonte)

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