Hacker confessa, agenti segreti Usa hanno spiato banche mediorientali

La National Security Agency (Nsa), i servizi del Pentagono al centro delle rivelazioni di Edward Snowden, la ‘talpa’ del Datagate, è riuscita a infiltrare il sistema protetto di comunicazione e transazione interbancario internazionale Swift ed ha monitorato moltissime transazioni da Paesi del Medio Oriente. E’ quanto denuncia un gruppo di hacker che si fa chiamare Shadow Brokers, pubblicando numerosi file con documenti bancari e dell’agenzia di spionaggio Usa.

Lo scopo, secondo esperti del settore, era di scovare movimenti finanziari dirette a organizzazioni terroristiche. La notizia, riportata da numerosi media internazionali, non è stata commentata né confermata dall’Nsa, ma ha già suscitato le critiche nei confronti degli hacker di vari osservatori. Essi ritengono che la diffusione di alcuni documenti con timbro Nsa con la rivelazioni di presunte tecniche usate per decrittare il Swift e per attaccare Windows, sia estremamente pericoloso: un viatico per operazioni criminali e terroristiche.

L’Nsa avrebbe infiltrato la EastNets, provider di Swift che copre il Medio Oriente, dal quale avrebbero spiato le operazioni di banche di Kuwait, Dubai, Bahrain, Yemen, Qatar e Giordania. La Swift, che ha il suo quartier generale in Belgio, da parte sua ha negato che il suo network sia stato violato, ma solo, eventualmente, le reti locali. E lo stesso ha fatto EastNet. (ANSA)

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