Garante privacy Belgio accusa Facebook di spionaggio

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Secondo il garante belga della privacy, «Facebook ci spia come la Nsa». Il social network di Mark Zuckerberg è accusato in Belgio di monitorare anche chi non è iscritto senza avvisarlo adeguatamente.

«Non fatevi intimidire da Facebook […]. Quando è venuto fuori che la Nsa stava spiando persone in tutto il mondo tutti sono rimasti sconvolti. Questa società sta facendo la stessa, solo in un modo diverso». Come riporta Bloomberg, va dritto al (suo) punto Frederic Debusseré, l’avvocato che rappresenta il garante belga della privacy, accendendo i riflettori sul processo attualmente in corso nel Paese: sul banco degli imputati il social network di Mark Zuckerberg, accusato di monitorare anche la navigazione di utenti che non sono iscritti alla piattaforma.

I cookie

L’escamotage tecnico sono i cookie, file in grado in grado di riconoscere chi torna su un sito per potergli proporre pubblicità e contenuti mirati. Secondo un’indagine del garante culminata in una ricerca pubblicata lo scorso aprile, Facebook non si limita ad analizzare i 1,4 miliardi di persone che si sono iscritti alla sua piattaforma ma aggancia chiunque visiti il dominio facebook.com, anche senza avere un profilo, o si imbatta in un pulsante «Mi piace» o in un tasto di condivisione su un altro portale. E lo fa senza avvisare preventivamente i navigatori, a differenza da quanto previsto dalla legge europa sulla privacy. Rischia, in Belgio, multe per 250 mila euro al giorno.

Il nuovo tracciamento

Un portavoce del social network ha dichiarato che verrà «mostrato in tribunale come questa tecnologia protegge le persone dallo spam e da altri attacchi» e che «le pratiche sono conformi al diritto comunitario e belga». Facebook ha inoltre annunciato pochi giorni fa una nuova modalità di tracciamento dei dati (ne abbiamo parlato qui) cui è associata una maggiore semplicità dei permessi di accesso ai propri dati. (fonte)

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