Finale di Champions League, contro i terroristi si useranno scanner facciali

La finale di Champions League si avvicina e con essa anche la preoccupazione, visti gli ultimi attentati, di problematiche legate proprio alla sicurezza di tutti i tifosi che si muoveranno nella capitale del Galles di Cardiff durante i giorni della partita del 3 giugno. In questo caso le autorità locali stanno studiando un piano strategico che permetta di garantire la maggiore sicurezza sia in campo che al di fuori dello stadio riuscendo a bloccare ogni sorta di iniziativa terroristica. Ecco che la Polizia del South Wales ha già annunciato l‘utilizzo degli ultimi ritrovati in fatto di tecnologia che aiuteranno a riconoscere possibili attentatori.

Per controllare tutti i tifosi che si recheranno al Principality Stadium di Cardiff, la polizia territoriale, ha dichiarato di voler utilizzare un nuovo sistema di riconoscimento facciale automatico denominato AFR ossia Automated Facial Recognition, il quale permetterà velocemente di scansionare i volti delle persone nei pressi dello stadio quindi elaborarli e chiaramente confrontarli con il database che la polizia possiede. Il confronto permetterà di scandagliare oltre 500.000 persone di interesse memorizzati appunto negli archivi telematici. Al momento per la finale sono attese oltre 70.000 persone tra tifosi della Juventus, del Real Madrid ma anche affiliati degli sponsor. In particolare la polizia ha fatto sapere che i filtri di sicurezza con scansione automatica del viso saranno adottati anche alle zone del villaggio degli sponsor e dunque non solo nella zona rossa vicina allo stadio.

L’utilizzo di questa nuova tecnologia ha chiaramente già aperto alcune discussioni inerente la privacy dei tifosi che parteciperanno alla partita e non solo. Una polemica annosa che chiaramente si concentra sull’acquisizione di immagini e in questo caso del volto delle persone che sia avvicineranno alla zona dello stadio durante il periodo della partita. Il direttore politico per i diritti umani e le libertà civili, Rachel Robinson, ha dichiarato come: “Il divario tra la tecnologia di sorveglianza sempre più avanzata e la mancanza di tutela legale per il pubblico è sempre più diffusa e più allarmante. La tecnologia di riconoscimento facciale istantaneo con il potenziale di identificare chiunque in una folla di migliaia di individui fa accumulare alla polizia un enorme numero di fotografie di persone innocenti, il che risulta in una combinazione seriamente intrusiva”.

A riguardo il Commissario per la Sorveglianza del Regno Unito, Tony Porter, ha voluto rassicurare evidenziando come la Polizia utilizzerà gli scanner facciali nel pieno rispetto delle normative sulla riservatezza utilizzando dunque i dati raccolti esclusivamente per motivi di sicurezza. In questo caso il funzionamento dello scanner biometrico è quanto mai semplice e assolutamente non invadente per il tifoso che verrà registrato a distanza con una telecamera la quale tramite un sofisticato algoritmo rivelerà alcune caratteristiche come la distanza tra gli occhi o la distribuzione e il posizionamento sul viso della bocca o del naso confrontandole precisamente con quelle presenti nel database. In questo caso i dati saranno trattenuti solamente per il periodo della gara venendo eliminate poi a posteriori. (fonte)

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