Falso ufficiale Nato fa invaghire le donne e le truffa

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Il truffatore entra in contatto con le vittime attraverso la posta elettronica o, più spesso, i social network dicendo di essere un alto ufficiale della Nato o americano inviato in zona di guerra, Siria o Afghanistan, e di essere prossimo alla pensione.

Dice di essere un generale e mostra modi estremamente galanti. Ma ha assai ben poco del gentiluomo lo sconosciuto che nella rete irretisce le vittime, naturalmente donne, con una storia di pericolo, assicurazioni e denaro e riesce a strappare loro delle somme non trascurabili prima di eclissarsi nel labirinto del web.

Il sistema architettato dallo sconosciuto e scoperto dalla polizia postale di Macerata in realtà è ben architettato e altrettanto ben realizzato. Il truffatore entra in contatto con le vittime attraverso la posta elettronica o, più spesso, i social network dicendo di essere un alto ufficiale della Nato o americano inviato in zona di guerra, Siria o Afghanistan, e di essere prossimo alla pensione. Lo sconosciuto invia pure una foto di un bell’uomo in divisa e nel dialogo, in lingua inglese, si spinge oltre lasciando intendere di avere denaro e proprietà e non lesinando frasi galanti alla donna che le ha riservato tanta attenzione.

Tutto impeccabile, se non fosse che a questo punto scatta la trappola. Il sedicente ufficiale informa la donna di aver fatto un’assicurazione sui suoi beni, ma proprio perché si sposta in zone pericolose, egli deve farla a nome di una persona di fiducia per non perdere tutto e la beneficiaria, proprio per la cortesia mostrata, non può che essere lei. A questo punto la trappola è scattata. Dopo qualche giorno la donna riceve la comunicazione di un’assicurazione che le dice di essere stata nominata beneficiaria della polizza e che per dare piena operatività alla pratica c’è solo da pagare un’ultima tassa di tremila euro.

Un ostacolo non da poco che, nonostante le lusinghe delle parole galanti e l’allettante prospettiva economica, fa tentennare la donna, ma che il falso ufficiale supera con una buona dose di fantasia: prima invia ulteriori sollecitazioni con le quali insiste sulla pericolosità dei luoghi in cui si trova a operare e il rischio che corrono la sua vita e i suoi beni e poi si affida addirittura a una ipotetica figlia, la quale chiede con parole accorate alla donna ormai irretita di pagare la somma necessaria a sbloccare la pratica, così da mettere in salvo la situazione economica del padre. Come si fa a resistere alle implorazioni di una figlia? Qualcuna non ce la fa e cede pagando la somma, ma dell’assicurazione nessuna traccia.

A questo punto il ricorso alla polizia che avvia le ricerche per risalire all’ufficiale assai poco gentiluomo. Stando alle indagini, in provincia di Macerata, sono tre o quattro le vittime negli ultimi mesi, donne scelte con attenzione attraverso il profilo che appare in rete: tra i 50 e i 55 anni. Donne a volte segnate da problemi coniugali o da sofferenze personali; istruite. Nel mirino sono finite anche un’insegnante e una commercialista. (fonte)

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