Se Facebook non blocca le bufale in 24h, multe fino a 500 mila euro

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Berlino sta valutando se imporre per legge a Facebook la rimozione dei contenuti fasulli entro 24 ore, pena multe fino a 500 mila euro. Dal canto suo Mark Zuckerberg ha già reagito (mediaticamente) alle pressioni: ha annunciato di aver attivato la verifica dalle notizie da terze parti e contrassegnerà quelle potenzialmente false, per ora solo negli Usa. La Germania va alle urne nel 2017 e non ha intenzione di aspettare. Anche perché il Pew Research Center ha ormai confermato che per il 62 per cento degli americani le fake news generano confusione sui fatti d’attualità.

Tutte le bufale ed i post inneggianti all’odio individuati e non rimossi prontamente dal social network, potrebbero, dunque, costare molto cari. Il provvedimento, se passasse, prevederebbe comunque un tetto per le multe di 10 milioni di euro per ogni società coinvolta ed anche un risarcimento dell’eventuale parte lesa per una cifra equivalente alla multa.

Inoltre, Facebook e tutti i social network dovrebbero aprire un ufficio legale in Germania attivo 24 ore su 24 per tutto l’anno. Tale ufficio dovrebbe essere costantemente attivo per poter intervenire in ogni momento per gestire gli aspetti legali delle rimozione delle notizie false. Infine, Facebook dovrebbe aprire un’apposita sezione sulla piattaforma in cui gli utenti potranno scoprire quanti reclami sono stati fatti e quanti risolti.

Queste misure, come detto, sono rivolte principalmente a Facebook ma varrebbero in linea teorica per tutti i social network. La proposta della Germania probabilmente è solamente volta a spingere i social network e Facebook ad agire con decisione sul fenomeno delle false notizie. Infatti, dal punto di vista attuativo solleva moltissimi dubbi, non tanto dal punto di vista pratico, quanto da quello legale e morale. Facebook è un’azienda americana e la Germania non può imporre un’azione globale a meno che non voglia solamente richiederla per gli iscritti del proprio paese.

Inoltre rimane sempre all’orizzonte il problema della censura. Oggi, proprio a causa del fenomeno delle bufale, tutti si stanno arrogando il diritto di voler scegliere cose è giusto e cosa è sbagliato e questo atteggiamento, nel tempo, rischia fortemente di compromettere la libertà di espressione, quella vera. (fonte)

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