Facebook, basta con populismo e campagne d’odio

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Facebook inizierà ad utilizzare il proprio filtro “anti-bufale” a partire dalla versione tedesca del social network. Stando a quanto riportato dal Financial Times i legislatori dello stato europeo hanno espresso preoccupazioni crescenti a riguardo della diffusione di notizie infondate e dell’eventuale influenza russa all’interno delle elezioni nazionali che si terranno nei prossimi mesi. Lo strumento anti-bufala servirà per controllare e contrassegnare le notizie come false, con la distribuzione della funzionalità prevista per le prossime settimane.

I tool erano stati annunciati lo scorso mese negli Stati Uniti insieme a nuove partnership con organizzazioni indipendenti per il controllo della veridicità dei contenuti. Ma il roll-out della funzionalità avverrà prima altrove dal momento che i politici tedeschi sembrano terrorizzati dai potenziali effetti che potrebbero avere le bufale all’interno delle elezioni federali: in Germania si vuole evitare insomma che il populismo o gli estremisti prendano il sopravvento sfruttando i facili allarmismi suscitati dalle news falsificate su una precisa categoria di utenti.

Si vuole evitare, quindi, quello che è successo nelle elezioni presidenziali americane dove pare che Trump sia stato aiutato dalla diffusione di notizie false, e che queste siano state scritte ad-hoc per favorire la sua elezione. Preoccupati dal fenomeno, gli organi giudiziari tedeschi stanno considerando l’imposizione di pesanti multe nei confronti delle società che diffondono notizie false, e la stessa Angela Merkel ha avvisato del pericolo dell’interferenza della Russia nelle elezioni attraverso la propaganda o più subdoli e invisibili attacchi cybercriminali.

Il governo ha inoltre aperto un’indagine sulla diffusione delle cosiddette “fake news” dopo la pubblicazione di una storia non vera da parte di Breitbart. All’interno del nuovo sistema di controllo di Facebook le storie che verranno segnalate come false dagli utenti verranno inviate a Correctiv, un’organizzazione no-profit con sede a Berlino. Il contenuto verrà presentato come “contestato”, e alla dicitura seguirà una giustificazione e il consiglio di non condividere la pagina. I contenuti contestati avranno inoltre una priorità inferiore nella News Feed del social network.

Alla partnership con Correctiv seguiranno accordi con altre società, ha dichiarato al Financial Times un portavoce di Facebook, con la volontà di espandere la funzionalità anche in altri paesi in tutto il mondo: “Ci stiamo concentrando sulla Germania, ma stiamo al tempo stesso cercando di capire in quali paesi utilizzare il tool prossimamente”, sono state le sue parole. La Germania ha comunque spinto Facebook perché gli strumenti venissero utilizzati al più presto, e ha pensato anche a considerare legalmente Facebook come una società di informazione.

In questo modo la compagnia di Zuckerberg diventerebbe responsabile di fronte alla legge per ogni contenuto pubblicato sulla News Feed, sulla base del principio che dovrebbe avere il dovere di frenare la diffusione e la condivisione di notizie che possono rappresentare un “pericolo per la nostra cultura del dibattito”. A dirlo è stato il Ministro della Giustizia Heiko Maas: “Non può essere nell’interesse di Facebook che la sua piattaforma venga abusata per diffondere menzogne e campagne di odio. I contenuti criminali dovrebbero essere cancellati immediatamente dopo che sono stati segnalati. E dovrebbe essere più semplice per gli utenti segnalare le notizie false”. (fonte)

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