Dati da Instagram e Twitter sono prossimi obiettivi CIA

cia-dati-social

Dataminr, Geofeedia, PATHAR e TransVoyant producono software in grado di estrarre dati da post e foto sui social, o di localizzare il luogo in cui sono inviati messaggi. È questo il core business delle quattro aziende acquistate dalla Cia attraverso il fondo di investimento Q-Tel, come ha rivelato il sito The Intercept.

SOTTO CONTROLLO

L’obiettivo dell’intelligence americana è di tenere sotto controllo social network come Twitter e Instagram, perché, come ha spiegato il vicedirettore della CIA David Cohen, sono una miniera di informazioni per monitorare l’attività di gruppi terroristici come l’Isis. «Lo Stato Islamico usa i social media in modo sempre più sofisticato, e i suoi post e tweet producono informazioni vitali», aveva spiegato Cohen durante un seminario alla Cornell University nel settembre 2015. Ma sul sito di Geofeedia, una delle quattro aziende acquistate, si possono consultare ricerche riguardanti attivisti di Greenpeace, movimenti come Black Lives Matter, avvocati che si battono per i diritti sindacali dei lavoratori e appartenenti ad associazioni studentesche.

DATAMINR, UNA LENTE D’INGRANDIMENTO SUI TWEET

Nata a New York, l’azienda sviluppa software per aggregare e visualizzare il flusso dei dati proveniente da Twitter, con l’obiettivo di individuare informazioni e trend di un dato gruppo di account. Nel 2014, Dataminr ha collaborato con le autorità di Boston per tenere sotto controllo il social dell’uccellino durante la maratona cittadina. Ad un anno dall’attentato (15 aprile 2013), i software della compagnia hanno catalogato milioni di tweet per monitorare eventuali minacce o emergenze. Un database che ha creato non poche polemiche, soprattutto per la mancanza di leggi che regolino queste attività. «Dataminr non conserva i tweet analizzati», ha subito risposto il fondatore Ted Bailey.

GEOFEEDIA, UNA MAPPATURA DI TWITTER E INSTAGRAM

Eventi in tempo reale, cortei e manifestazioni, tutti sotto l’obiettivo di questa azienda che mette in vendita programmi per localizzare i messaggi di manifestanti e attivisti. Oltre che per la Cia, Geofeedia lavora anche per altri organismi governativi, dipartimenti di polizia e aziende. Ma non solo, l’azienda ha sviluppato programmi anche per il mondo dell’informazione, con un solo obiettivo: geolocalizzare le informazioni che arrivano sui social.

PATHAR E TRANSVOYANT, UNA FOTOGRAFIA DEI MOVIMENTI ONLINE

La prima produce Dunami, un software capace di aggregare dati da Facebook, Twitter e Instagram, utilizzato dall’FBI per monitorare le reti di organizzazioni o movimenti e individuare possibili focolai di radicalizzazione. La seconda, fondata dall’ex vicepresidente della Lockeed Martin Dennis Groseclose, vende servizi di analisi dei tweet per prevenire eventi e situazioni pericolose. Quest’ultima ha lavorato con l’esercito americano in Afghanistan per integrare i dati provenienti da Twitter con le informazioni provenienti da satelliti, radar e droni.

UN LABORATORIO SEGRETO

Oltre alle acquisizioni, il fondo d’investimento Q Tel sta mettendo in piedi Lab 41: un laboratorio situato nella Silicon Valley per creare programmi che mettono insieme dati e informazioni dai social network. In particolare, vuole creare un database per classificare i tweet in base ai sentimenti espressi: negativi, positivi o neutrali. Senza dimenticare il caso Palantir: uno dei primi investimenti della CIA nel campo dell’analisi delle reti social. Nel 2011, il collettivo di hacker LulzSec era entrato nei database dell’azienda di Palo Alto e aveva portato alla luce come l’azienda stesse analizzando le comunicazioni di sindacalisti e e attivisti critici nei confronti della camera di commercio americana. (fonte)

You may also like...