Dalle fonti ai social, ecco la prima mappa dell’odio online

C’è la prima mappa dell’odio online: per la prima volta è stato tracciato sul web il percorso di fake news e messaggi carichi di odio e quella che ne risulta è una sorta di mappa degli estremismi che nascono, circolano e si alimentano nel web. È descritta in un articolo pubblicato sul sito ArXiv da un gruppo di ricerca internazionale del quale fanno parte gli italiani Emiliano De Cristofaro e Gianluca Stringhini dell’University College London. Lo studio è ripreso anche da Nature sul suo sito.

La ricerca si è basata sull’analisi di 8 milioni di post pubblicati dagli utenti di 4chan, una comunità online considerata uno degli angoli oscuri della rete. Questo sito è molto diverso dagli altri: i commenti sono anonimi e hanno vita molto breve, cioè vengono eliminati dopo un breve periodo, tuttavia riescono a diffondervi rapidamente sui social network come Twitter, Reddit e Facebook.

”Nessuno sta analizzando veramente queste comunità, ma ci sono molte prove che abbiano un impatto nella diffusione di certi tipi di notizie” ha detto Stringhini. L’obiettivo, ha aggiunto, è stato verificarlo e capire in che misura questi messaggi influenzino effettivamente il resto del web.

Analizzando i post carichi di odio pubblicati dagli utenti di 4chan i ricercatori hanno visto che la sua comunità può avere un sorprendente livello di influenza su Twitter e mostrano per la prima volta che queste frange estreme riescono a diffondere i loro commenti proprio attraverso i social principali. (ANSA)

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