Dal 30 giugno WhatsApp non funzionerà più sui ‘vecchi’ smartphone

Come capita ogni tanto, WhatsApp si prepara ad eliminare il supporto per i sistemi operativi più obsoleti. Lo scorso dicembre era stata la volta dei telefoni equipaggiati con Android 2.1 e 2.2, noti come Eclair e Froyo, e di iOS 6, cioè i modelli di iPhone da 3GS in giù. Qualche mese in più era stato invece accordato a una serie di altri ambienti – e quindi a telefoni e utenti – fra cui Symbian S60, fra i più vecchi, utilizzato per esempio da pezzi storici come il Nokia N70 o il 3660 ma anche da alcuni modelli di Lg, Samsung e Panasonic.

Ora è anche il loro turno: dal 30 giugno la più popolare applicazione di messaggistica non potrà più essere utilizzata non solo sui dispositivi che montano Symbian S60 ma anche su quelli che girano su Windows Phone 7, Nokia S40 (quello usato dalla linea low cost Asha cessata dopo la vendita della divisione mobile a Microsoft nel 2013), BlackBerry OS e BlackBerry 10, fra i più recenti lanciato nel 2013 (modelli principali: Z10, Q10 e Q5).

Una notizia che dà l’idea del radicale cambiamento dello scenario dell’elettronica di consumo, e della telefonia, nel giro di otto anni. Quando l’applicazione di Jan Koum, controllata da Facebook, fu lanciata nel 2009 ben sette dispositivi su 10 erano proprio marchiati Nokia o BlackBerry. Un altro pianeta con tutto quello che significa in termini di sistemi operativi, dispositivi, potenzialità, specifiche tecniche.

Questi fossili informatici, per così dire, “non offrono le caratteristiche di cui abbiamo bisogno per espandere le funzionalità dell’app in futuro – si legge nella pagina di supporto di WhatsApp – se usi un telefono coinvolto dovresti aggiornare sistema operativo“.

Nello specifico, occorre passare almeno a una versione di Android successiva alla 2.3.3, a iOS7 di Apple o Windows Phone 8. O comprare un telefono nuovo. Che forse, in questi casi, è la soluzione migliore. (fonte)

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