Credi che la tua connessione sia rallentata o censurata, scoprilo qui

C’è un’app per scoprire se la connessione ad internet che utilizziamo tutti i giorni subisce controlli da parte dell’operatore telefonico. Parliamo di Ooniprobe, il cui ideatore è Tor Project, lo stesso alla base di Tor browser. Ma come riporta La Stampa c’è anche lo zampino di alcuni italiani, fra cui Lorenzo Primiterra, Arturo Filastò e Simone Basso, che si è occupato del motore usato per fare il test di rete. Ooniprobe è disponibile adesso anche per dispositivi iOS e Android.

L’obiettivo principale dell’app è vedere se la propria connessione è vittima di censure e lo scopo viene raggiunto eseguendo una serie di test che raccolgono diversi dati, come la possibilità di raggiungere un determinato sito internet fra quelli scelti da una lista precompilata e misurare la velocità e le performance della rete usata dallo smartphone. Differentemente da una semplice app per la misurazione delle performance di rete, però, Ooniprobe richiede alcune competenze.

Competenze soprattutto su quello che si sta facendo con l’app. Al primo avvio appaiono alcune schermate che avvisano l’utente del fatto che per verificare l’effettiva applicazione della censura l’app cercherà di collegarsi a “siti provocatori o di natura opinabile, come ad esempio la pornografia”, che potrebbero essere illegali in alcuni paesi. O ancora alcune richieste dell’app potrebbero essere intese come una forma di “hacking” in caso di ispezioni sull’attività di rete.

Il progetto Ooni alla base dell’app è creare un database contenente informazioni raccogliendo le diverse sessioni lanciate dalle migliaia di utenti sparse in tutto il mondo, informazioni che, se non configurate diversamente dalle impostazioni di default, potrebbero contenere dettagli sensibili degli utenti. Gli avvisi comunque servono soprattutto in alcune parti del mondo in cui le attività degli utenti vengono sorvegliate e che la semplice visita di un sito sbagliato può costare anche la galera.

Per ridurre i pericoli l’app impone un quiz iniziale con cui l’utente dichiara di essere consapevole dei rischi. Solo dopo aver risposto può eseguire i tre test: Web Connectivity, HTTP Invalid request line, NDT Speed Test. La compagnia suggerisce di lanciare più volte ogni singolo test prima di farsi un’idea del livello di censura applicato sulla propria connessione visto che potrebbero esserci dei falsi positivi sulle scansioni, causati dalla grande affluenza di utenti al rilascio delle app mobile.

Chi volesse provare l’applicazione e dare un’occhiata può farlo tranquillamente in Italia, considerando però di modificare le impostazioni sulla privacy a propria discrezione. Certo è che più informazioni si danno (nazione di appartenenza, indirizzo IP), più il lavoro del progetto Tor consegnerà benefici reali, dal momento che l’obiettivo dell’app è trasformare ogni smartphone in “sonda” (da qui il nome) in grado di monitorare la “salute della rete” anche a livello locale.

Il tutto per sensibilizzare gli utenti al problema e combattere la censura in tutto il mondo. Il download di Ooniprobe può essere lanciato via App Store e Google Play Store, mentre maggiori informazioni possono essere raccolte sul sito ufficiale del progetto OONI. (fonte)

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